L’aereo stava effettuando un volo di sorveglianza come parte di uno schieramento dell’Alleanza in risposta ai danni ai cavi sottomarini sul Mar Baltico.
Un aereo della marina francese commissionato dalla NATO, a bordo del quale c’era un giornalista dell’AFP, è stato preso di mira mercoledì dall’esercito russo mentre sorvolava il Mar Baltico, abbiamo appreso giovedì da fonti militari francesi. L’aereo, che stava effettuando un volo di sorveglianza nell’ambito di un dispiegamento dell’Alleanza in risposta ai danni ai cavi sottomarini, di cui si sospetta la Russia, è stato vittima di un “tentativo di disturbo” così come a “designazione da parte di un radar di controllo del fuoco”secondo una comunicazione dell’esercito francese.
“Il fatto di “illuminare” con il radar il nostro aereo operante in acque internazionali riflette un’azione aggressiva”Il colonnello Guillaume Vernet, portavoce dello stato maggiore dell’esercito, ha spiegato all’AFP, qualificando in linguaggio militare, il fatto di prendere di mira un obiettivo tramite radar. Una tale iniziativa “non è eccezionale in questa zona” et “significa che la Russia non rimane passiva”ha tradotto.
La Russia ha così “fa conoscere, in modo contenuto, la sua ostilità”Di più “il comportamento professionale dell’equipaggio (francese) ha permesso di evitare qualsiasi escalation” continuando la sua missione, dichiarò il colonnello Vernet. Anche l’esercito russo aveva poco interesse a mettere in atto la sua minaccia perché “un attacco ad un aereo NATO potrebbe provocare un’improvvisa e grave escalation con la NATO”giudicava ancora.
“Abbastanza serio”
Il tipo di incidente subito dall’aereo francese, “abbastanza serio”Est “abbastanza diffuso” et “si estende ben oltre i confini dell’Europa”Lo ha affermato il generale americano Christopher Cavoli, comandante delle forze NATO in Europa, durante un punto stampa giovedì a Bruxelles. L’aereo francese Atlantic 2 è decollato mercoledì dalla Bretagna (Ovest), con a bordo un giornalista dell’AFP. Ha trascorso quasi cinque ore al largo delle coste della Svezia e dei paesi baltici, controllando circa 200 navi, principalmente civili. Ma non sono stati individuati edifici sospetti.
Negli ultimi mesi nel Mar Baltico sono stati danneggiati diversi cavi sottomarini di telecomunicazione e di alimentazione. I leader e gli esperti europei sospettano atti di “guerra ibrida” orchestrato dalla Russia.
Il 25 dicembre, il cavo elettrico EstLink 2, che collega Finlandia ed Estonia, e altri quattro cavi di telecomunicazione sono stati danneggiati, poche settimane dopo un danno simile a due cavi di telecomunicazione nelle acque svedesi. La Eagle S, una nave cisterna battente bandiera delle Isole Cook, si ritiene faccia parte della “flotta fantasma” Russian, è sospettato di aver sabotato questi cavi dalla polizia finlandese, che ha fatto irruzione nella nave e poi l’ha sequestrata ai fini delle indagini.
Belgio