È uno degli uomini ombra più influenti al Cremlino. Alla vigilia dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio e delle possibili iniziative rapide del nuovo presidente americano sul conflitto tra Russia e Ucraina, Nikolai Patrushev ha dato il tono: “Credo che i negoziati sull’Ucraina dovrebbero svolgersi tra Russia e Stati Uniti, senza che altri paesi occidentali intervengano. Non abbiamo nulla da discutere con Londra o Bruxelles”, ha avvertito in una rara intervista, pubblicata il 14 gennaio dal Komsomolskaja Pravda, uno dei giornali moscoviti più fedeli al Cremlino.
Nikolai Patrushev, alleato del presidente Vladimir Putin fin dagli anni trascorsi insieme nel KGB, si dice invece pronto al dialogo con alcuni paesi europei per neutralizzare meglio l’UE dall’interno: “La leadership dell’Unione Europea ha perso da tempo il diritto di parlare a nome di alcuni dei suoi membri – Ungheria, Slovacchia, Austria, Romania e altri paesi impegnati a lavorare per la stabilità dell’Europa e ad occupare una posizione equilibrata nei confronti della Russia »insiste l’ex direttore dell’FSB (uno dei successori del KGB) poi segretario del Consiglio di Sicurezza per sedici anni.
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svizzero