Il caso venne portato davanti ai tribunali belgi, ma questi ultimi si dichiararono incompetenti. La legge belga riconosce infatti l’autorità dei lodi CAS. Dopo aver ricevuto un ricorso, la Corte di cassazione belga ha interrogato la Corte di giustizia dell’UE.
Nelle sue conclusioni presentate giovedì, l’Avvocato generale Tamara ?apeta ritiene che il pieno controllo giurisdizionale da parte dei tribunali nazionali debba essere concesso a tutti gli attori sportivi dell’UE soggetti al sistema di risoluzione delle controversie della FIFA, anche se ci fosse un lodo CAS considerato definitivo.
Si distingue quindi tra arbitrato sportivo e arbitrato commerciale, per il quale può essere applicato un controllo limitato alle questioni di ordine pubblico. Per l’arbitrato sportivo, invece, le parti non hanno potuto accettare liberamente le clausole arbitrali: le norme FIFA obbligano infatti le società sportive a sottomettersi al proprio sistema disciplinare e al TAS. Hanno quindi bisogno del controllo completo da parte dei tribunali nazionali.
Le conclusioni dell’Avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia, ma quest’ultima le segue regolarmente. La sentenza sarà pronunciata in un secondo momento.