Bruciare intenzionalmente la vegetazione prima che lo faccia un incendio imprevedibile è la tecnica del “fuoco controllato”. Una pratica molto codificata. Non vengono bruciati gli alberi vivi, ma solo la vegetazione completamente secca che può prendere fuoco molto rapidamente, come felci, rami morti, foglie.
Questi sono raccolti e circondato da terra smossa formante una linea di demarcazione atta a contenere le fiamme. Al di fuori di questo limite, in prossimità di case e alberi, viene rimosso tutto ciò che potrebbe bruciare. Il tutto sotto la supervisione di personale dotato, se necessario, di manichette per l’acqua.
Praticato dai nativi americani, fu bandito nel 1850 prima di essere nuovamente autorizzato. Negli ultimi anni in California sono state create una ventina di associazioni dedicate agli incendi controllati, con un budget stanziato. Ma hanno difficoltà ad agire perché mancano gravemente di manodopera. Tra il personale addestrato a questa tecnica, i vigili del fuoco, i servizi forestali e anche l’amministrazione che deve organizzarli, questa tecnica richiede molte persone.
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