Ritorno in tribunale di Patrice St-Amand, condannato per tentato omicidio

Ritorno in tribunale di Patrice St-Amand, condannato per tentato omicidio
Ritorno in tribunale di Patrice St-Amand, condannato per tentato omicidio
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All’inizio di questa prima giornata di udienze, la corte ha ascoltato la testimonianza di uno psicologo dell’Istituto Nazionale di Psichiatria Forense Philippe-Pinel, Marc-André Lamontagne.

L’accusato questa volta si rappresenta da solo, perché ha licenziato il suo avvocato nell’agosto 2024.

Per quanto riguarda la sentenza, il Direttore della Procura penale intende richiedere una condanna a 27 anni di carcere e l’ordine che il sig. St-Amand venga dichiarato delinquente e sottoposto a sorveglianza per 10 anni.

Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2020, al bar Central di Parent, St-Amand ha colpito violentemente Sylvie Lachapelle con una ventina di colpi alla testa, prima di darla per morta.

Il procedimento legale ha richiesto più di tre anni prima di conoscere il verdetto in questo caso. Il che è stato un sollievo per la vittima.

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“Ho pianto. Sono quasi quattro anni di processo legale. Ma mi considero fortunata e ho molte persone che mi hanno sostenuto fin dall’inizio”, ha confidato in un’intervista con Marie-Christine Bergeron al bollettino Noovo Info 17.

Sylvie Lachapelle non ha memoria della tragedia, ma porta ancora gravi conseguenze. Vuole anche una condanna pesante per Patrice St-Amand per evitare che ci siano altre vittime.

Belgio

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