Annunciato come un thriller evento, Immagini strane, dell’enigmatico Uketsu, è un romanzo ibrido che combina disegni e narrativa per costruire un enigma investigativo che rivela implicitamente una società giapponese minata dall’interno.
Tutto comincia con il disegno di un bambino riprodotto nella prima pagina del libro e commentato da una psicologa: una casetta, una bambina e un albero che racchiude un uccellino nel cuore. Un banale scarabocchio infantile? Niente è meno certo quando apprendiamo che la ragazzina di undici anni che l’ha disegnato ha ucciso sua madre…
Dopo queste poche pagine che catturano immediatamente il lettore, il romanzo si dirama e si concentra nel raccontarci storie a priori slegate tra loro. Seguiamo innanzitutto uno studente che scopre per caso un blog scritto da un uomo che parla della gravidanza di sua moglie e riproduce i suoi strani disegni. Poi sarà la storia di una donna che cresce suo figlio da sola e a cui piace scarabocchiare per tutto l’appartamento. Ma questa donna vive nella paura perché ha la sensazione di essere seguita. Sarà infine l’inchiesta condotta da un apprendista giornalista sull’atroce omicidio del suo ex insegnante di arti plastiche. Tre racconti, tre racconti e, ogni volta, disegni, diagrammi, schizzi, riprodotti da Uketsu nelle pagine di un thriller altrimenti classico ma, bisogna ammetterlo, emozionante.
Infatti, man mano che i pezzi di questo puzzle narrativo si incastrano, il lettore scopre il rovescio di una storia che rivela gradualmente i difetti che indeboliscono la società giapponese. Man mano che le pagine avanzano, e man mano che emerge il ritratto di un personaggio mostruoso (non diciamo altro per non svelare troppo), capiamo che dietro le apparenze imposte dal decoro si celano molte bugie, soprattutto all’interno del nucleo familiare. Tutte le relazioni (coniugali, filiali) sembrano minate da cose non dette, anche dalla violenza. Sono questi vuoti nella storia, che suggeriscono una realtà angosciante, che costituiscono l’interesse principale di Immagini strane.
In ogni caso, il romanzoUketsuper quanto interessante, non è lo spaventoso thriller che suggeriscono la copertina e la foto dell’autore riprodotta sul retro del volume. Se la storia nel suo complesso è davvero terrificante, Uketsu predilige il mistero e gli enigmi caratteristici dei romanzi polizieschi giapponesi. Così, se certi passaggi particolarmente angoscianti sono davvero thriller, altre pagine al contrario rimandano al giallo originale con i suoi enigmi e le sue domande. Insomma, non dobbiamo lasciarci impressionare dalle strane foto di un romanziere che rifiuta di mostrare il suo volto: Immagini strane preferisce misteri e segreti a colpi di scena orribili.
Quindi chiudiamo Immagini strane felice di aver potuto scoprire un nuovo autore giapponese, e speriamo che questo romanzo trovi un pubblico sufficiente per incoraggiare l’editore francese a continuare a pubblicare la sua opera.
Gregorio Seyer
Immagini strane
Un romano d’Uketsu
Tradotto dal giapponese da Silvain Chupin
240 pagine – 19,90 €
Pubblicato il 10 gennaio 2025
Francia