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Luc Jose A.
Dopo due anni di netto calo, il mercato immobiliare sembra aver raggiunto un punto di flessione. Secondo Charles Marinakis, presidente di Century 21 France, la correzione dei prezzi sta giungendo al termine, il che apre la strada ad una stabilizzazione, o addirittura ad un leggero aumento nel corso del 2025. A Parigi, il prezzo al metro quadrato è sceso di quasi 10 % in due anni, un calo simile osservato in tutta l’Île-de-France. Questa correzione, accentuata dal rialzo dei tassi di interesse, ha consentito una graduale ripresa delle vendite. Tuttavia, gli sviluppi del mercato dipenderanno da diversi fattori, tra cui il continuo calo dei tassi di credito e la capacità dei venditori di adeguare i prezzi alle nuove aspettative degli acquirenti.
Una correzione brutale, ma necessaria
La crisi immobiliare iniziata nel 2022 ha trasformato profondamente il mercato, con un calo generale dei prezzi da due anni. Questa correzione è stata particolarmente marcata nelle grandi città, dove i prezzi avevano raggiunto livelli record dopo la crisi sanitaria. A Parigi, il prezzo medio al metro quadrato è diminuito del 9,9%, attestandosi a 9.321 euro alla fine del 2024. La regione dell’Île-de-France ha seguito una traiettoria simile, con un calo di oltre il 9% su appartamenti e case.
Questo calo è in gran parte spiegato dall’impennata dei prezzi post-Covid, in particolare per le case singole, la cui domanda è aumentata vertiginosamente dopo il confinamento. Con l’aumento dei tassi di interesse, l’accesso al credito si è ristretto, costringendo gli acquirenti a riconsiderare i propri budget e i venditori ad adeguare le proprie aspettative.
Se questa correzione ha pesato sul mercato, ha anche consentito una graduale ripresa delle transazioni. Nel 2024, le compravendite immobiliari sono rimbalzate del 3% a Parigi, dopo un calo del 13% nel 2023. A livello nazionale, sono state registrate 780.000 transazioni nel corso dell’anno, un calo solo del 10% rispetto al 2023, mentre l’anno precedente aveva registrato un forte aumento caduta più brutale del 25%. Questo sviluppo suggerisce che il mercato immobiliare si sta avvicinando a un punto di equilibrio, che segna la fine della fase di declino.
2025: fragile stabilizzazione
Dopo due anni di declino, il mercato immobiliare sembra entrare in una nuova fase. Se il 2024 segna un rallentamento nella caduta dei prezzi, il 2025 potrebbe essere l’anno della ripresa. Per Charles Marinakis, presidente di Century 21 France, i prezzi degli immobili d’epoca dovrebbero registrare un aumento del 2-3% a livello nazionale. Questa ripresa potrebbe essere spiegata dal miglioramento delle condizioni di finanziamento e dal graduale ritorno della fiducia degli acquirenti.
In effetti, i tassi di credito svolgono un ruolo chiave in questa dinamica. Attualmente prossimi al 3,30% su 20 anni, potrebbero scendere tra il 2,75% e il 3,25%, il che ripristinerebbe il potere d’acquisto degli acquirenti. Inoltre, con un costo del prestito più accessibile, le transazioni potrebbero ricominciare a crescere. Century 21 prevede 850.000 vendite nel 2025, un notevole aumento rispetto all’anno precedente, quando furono registrate 780.000 transazioni.
Tuttavia, questa ripresa rimane fragile e dipende in gran parte dal comportamento dei venditori. Se aumentano i prezzi troppo velocemente, il mercato rischia di congelarsi nuovamente. “Questo aumento non deve superare il 3%, altrimenti il mercato si congelerà”, avverte Charles Marinakis, che invita i professionisti a regolamentare le aspettative dei venditori.
L’altro fattore chiave si basa sulla capacità di debito delle famiglie. Nonostante il calo dei tassi, il potere d’acquisto degli immobili rimane sotto pressione, soprattutto a causa del livello dei prezzi ancora elevato e delle esigenze bancarie in termini di contributi personali. Se i redditi delle famiglie non tengono il passo con l’aumento dei prezzi, la domanda potrebbe ristagnare, impedendo una ripresa sostenibile del mercato.
Il mercato immobiliare sembra ritrovare un certo equilibrio, ma permane l’incertezza sulla forza di questa ripresa. Pertanto, il calo dei tassi di credito potrebbe stimolare la domanda, ma un aumento troppo rapido dei prezzi potrebbe rischiare di vanificare questi sforzi e rendere più difficile la proprietà immobiliare. L’anno 2025 sarà quindi decisivo. Se l’inflazione rimane sotto controllo e le condizioni di prestito continuano a migliorare, le transazioni potrebbero riprendere. D’altro canto, un aumento eccessivo dei prezzi, oltre il 3% stimato, rischierebbe di raffreddare gli acquirenti e di congelare nuovamente il mercato. I prossimi mesi saranno cruciali per valutare se questo rimbalzo segni un reale cambiamento o semplicemente una tregua prima di una nuova fase di stagnazione.
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Luc Jose A.
Laureato a Sciences Po Toulouse e titolare di una certificazione di consulente blockchain rilasciata da Alyra, ho aderito all’avventura Cointribune nel 2019. Convinto del potenziale della blockchain di trasformare molti settori dell’economia, mi sono preso l’impegno di sensibilizzare e informare il generale pubblico su questo ecosistema in continua evoluzione. Il mio obiettivo è consentire a tutti di comprendere meglio la blockchain e cogliere le opportunità che offre. Mi sforzo ogni giorno di fornire un’analisi obiettiva degli eventi attuali, di decifrare le tendenze del mercato, di trasmettere le ultime innovazioni tecnologiche e di mettere in prospettiva le questioni economiche e sociali di questa rivoluzione in corso.
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