Anche se si tratta di dati provenienti dalla loro piattaforma (e quindi non necessariamente rappresentativi del prezzo reale), il prezzo medio di vendita di un’auto usata su Autoscout24 ha superato di poco i 30.000 euro nel 2024. La conseguenza diretta è uno spettacolare aumento dei prezzi delle nuove rispetto al passato. 5 anni, spinti da tanti fattori: inflazione, energia, elettrificazione ma anche aumento dei margini. I produttori diranno che è solo per finanziare la costosa transizione ecologica, altri saranno infastiditi nel vedere gruppi automobilistici sempre più avidi, che non sempre hanno nascosto la loro famosa strategia di “pricing power”. Questo continuo aumento ha la diretta conseguenza di alienare sia le imprese, che si trovano in una situazione di attesa, sia i privati, che non hanno più i mezzi per seguire la tendenza. E questo, ovviamente, si riflette immediatamente nei numeri.
Le vendite non aumentano
Nell’anno del Covid e del lockdown, quando tutto era chiuso, 780mila persone sono riuscite comunque ad acquistare un’auto nuova. Quattro anni dopo, mentre l’economia cerca di riprendersi e l’offerta si amplia un po’ di più con quella elettrica, le vendite private non decollano: 798.000 immatricolazioni registrate l’anno scorso (ammesso che i dati forniti da NGC Data contino sia gli acquisti che i leasing che abbiamo chiesto alla società), poco meglio dello stesso punteggio del 2020, che era particolarmente negativo. Probabilmente bisognerà escludere dagli elementi di confronto gli anni 2021 e 2022 (rispettivamente 720.000 e 698.000 vendite), non sufficientemente rappresentativi, essendo il settore in grave crisi per la carenza di componentistica a seguito della ripartenza post-Covid . Chiaramente l’anno finanziario 2024 è stato sicuramente migliore del peggiore del Covid ma peggiore del 2023, e soprattutto molto inferiore a quanto vissuto prima. L’allontanamento dei privati dalle concessionarie è quindi reale. E chi continua a comprare auto si rivolge ora a marchi con prezzi più bassi: Dacia (79% delle vendite ai privati in Francia, un record), Fiat, Suzuki, Seat… Solo Tesla è un caso speciale con un alto tasso di vendite a privati, ma per ovvi motivi di scarsa popolarità tra i professionisti e le flotte.
Gli individui disertano
Questi dati riflettono il nuovo mercato interno: in calo di quasi un quarto rispetto ai livelli pre-Covid. Nel 2019, 988.000 persone hanno acquistato un’auto nuova, 200.000 in più rispetto al 2024. Il milione di persone (1,04 milioni nel 2018) che acquistavano una nuova auto ogni anno era la norma prima della situazione che conosciamo oggi.
Il confronto con il 2019 è tanto più interessante in quanto il livello di registrazione delle imprese è rimasto pressoché invariato: 481.363 vendite nel 2019, 471.282 nel 2024. In altre parole, il crollo del mercato automobilistico francese è direttamente e quasi esclusivamente legato al calo degli acquisti privati.. Anche le società di noleggio a breve termine hanno la loro parte (171.951 vendite nel 2024, 248.583 vendite nel 2019) e la loro situazione è un po’ diversa da quella dei privati: le società di noleggio aspettano e aspettano di fronte a un’offerta più complessa in termini di motorizzazione e costi di manutenzione più difficili da controllare.