Stavano muovendo i primi passi alle elementari quando i fratelli Kouachi realizzarono, il 7 gennaio 2015, l’attacco terroristico contro il quotidiano satirico Charlie Hebdo, bersaglio di minacce jihadiste dalla pubblicazione delle caricature del profeta Maometto nel 2006.
Un decennio più tardi, la regione Île-de-France ha lanciato un progetto chiamato Caricatura e Democrazia, destinato a risvegliare lo spirito critico di questi studenti, oggi liceali, grazie ad un sostegno educativo strutturato attorno a dodici vignette giornalistiche selezionate e contestualizzate con il concorso di l’associazione Dessinez Create Liberté (DCL) e gli accademici.
In occasione delle commemorazioni dei dieci anni degli attentati del gennaio 2015, il lancio ufficiale di questo programma al quale possono aderire – su base volontaria – i docenti dei licei dell’Ile-de-France ha luogo oggi Martedì 7 gennaio, al liceo di Bezons (Val-d’Oise), alla presenza di Valérie Pécresse, presidente (LR) della regione Île-de-France.
“Riflettere criticamente su questa sequenza traumatica di attacchi”
Attualmente, una decina di stabilimenti hanno confermato al consiglio regionale di voler utilizzare questo sostegno. «La storia recente è spesso trascurata nell’ambito dell’istruzione», spiega Pierre-Henri Tavoillot, docente e referente della laicità per la regione Île-de-France responsabile della gestione di questo progetto. Questa è quindi un’opportunità per rivedere criticamente questa traumatica sequenza di attacchi, di cui la maggior parte degli studenti potrebbe non aver sentito parlare. »
Il corpus di disegni e analisi messo a disposizione degli insegnanti, però, scava molto più in profondità nella storia. Dalle vignette di Charlie Hebdo sulla religione alla celebre caricatura del 1831 di “Luigi Filippo trasformato in una pera”, vengono affrontati i temi della libertà di stampa, dell’influenza dei social network, del terrorismo e della laicità. .
“Lo scopo principale di questa operazione è quello di mostrare le principali vignette della stampa che hanno fatto la Repubblica”, sottolinea Pierre-Henri Tavoillot. Il supporto si basa su una serie di caricature e disegni che illustrano in diverse sfaccettature come sono state costruite la libertà di stampa e la libertà di espressione. » Queste sessioni, costruite nell’arco di due ore, sono un’opportunità per gli studenti di descrivere, interpretare e dibattere, secondo un metodo proposto da DCL.
“Stabilire un dialogo con gli studenti”, in particolare sulla laicità
Questo sostegno non rischia di duplicare il programma di educazione morale e civica già obbligatorio nelle scuole superiori? Secondo Grégoire Ensel, vicepresidente della FCPE, questa iniziativa costituisce invece un “gradito” rafforzamento per sviluppare lo spirito critico delle nuove generazioni. “È una risorsa tra le altre che ci sembra idonea a far sì che la scuola assolva al suo ruolo: educare cittadini capaci di comprendere i grandi problemi della democrazia francese, di cui la laicità è uno dei pilastri. »
Nicolas Anoto, coordinatore editoriale di Unsa-Éducation, accoglie con favore “una buona iniziativa” che offre “risorse chiavi in mano e adattate” che permettono di “avviare il dialogo”, in particolare sulla questione della laicità. “È un argomento su cui gli insegnanti non sempre si sentono a proprio agio perché crea molto scompiglio nella società”, osserva.
Nell’ambito del progetto Caricatura e Democrazia sono previsti numerosi interventi di avvocati, giuristi e giornalisti in diverse istituzioni educative. Dovrebbero farne parte Richard Malka, Raphaël Enthoven e Caroline Fourest.
“L’obiettivo non è spargere la voce, ma stabilire un dialogo con gli studenti”, insiste Pierre-Henri Tavoillot. Anche, quando il tempo lo permetterà, incoraggiarli a cimentarsi nell’esercizio dei disegni stampa per “sperimentare la difficoltà non solo di disegnare ma di realizzare disegni divertenti”. Il costo del progetto ammonta a 21.500 euro, l’importo del sussidio votato dal consiglio regionale dell’Île-de-France per l’associazione Dessinez Create Liberté.