Richomme riduce il divario su Dalin in testa

Richomme riduce il divario su Dalin in testa
Richomme riduce il divario su Dalin in testa
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Dal 6 gennaio, Yoann Richomme ha ridotto il divario con Charlie Dalin, leader della decima edizione del Vendée Globe. I due skipper ingaggiano una feroce battaglia nell’Atlantico dopo aver attraversato l’equatore. Chi uscirà vittorioso da questo duello al vertice?

La decima edizione della Vendée Globe, la leggendaria regata intorno al mondo in solitaria, è nel pieno del suo svolgimento all’inizio del 2025. Da una settimana, è il velista Charlie Dalin a guidare la corsa flotta. Ma sulla sua scia, un certo Yoann Richomme non si arrende e ha addirittura ridotto sensibilmente il suo distacco dal leader. Un duello epico che promette di tenerci con il fiato sospeso.

Richomme ritorna a 86 miglia da Dalin

Al momento del check-in alle 7 di questo lunedì 6 gennaio 2025, Yoann Richomme si trovava a 86 miglia nautiche dietro Charlie Dalin. Sono quasi 200 miglia in meno rispetto a 24 ore fa. Sul suo monoscafo Macif Santé Prevoyanceil 36enne leader sembra rallentare in una zona di vento debole, mentre Richome beneficia di un vento leggermente più forte da sud. E la tendenza potrebbe aumentare nei prossimi giorni.

Direzione Capo Verde e il mare aperto

Dopo aver attraversato l’equatore nella notte tra domenica e lunedì, i due protagonisti si dirigono ora verso le isole di Capo Verde. Lì troveranno condizioni di vento più regolari con i famosi alisei. Un’opportunità per Yoann Richomme di continuare a guadagnare terreno sul suo rivale. Perché con più di 20.000 miglia ancora da percorrere per Les Sables d’Olonne, nulla è deciso!

Sébastien Simon e gli inseguitori all’erta

Dietro questa coppia infernale, Sébastien Simon completa ancora il podio provvisorio a bordo Gruppo Dubreuil. Il velista trentenne riesce a tenere il passo nonostante il foil danneggiato. Resta all’erta nel caso in cui la capolista allentasse. Idem per il branco di inseguitori capitanato da Thomas Ruyant, Jérémie Beyou e Sam Goodchild, tutti raggruppati in meno di 30 miglia. Una feroce battaglia incombe nei mari del sud.

Questo Vendée Globe si preannuncia particolarmente contestato e indeciso. Raramente abbiamo visto così tante barche ancora in corsa per la vittoria in questa fase. Ogni opzione strategica può cambiare la gara.

Un esperto di regate offshore contattato telefonicamente

Ritorno espresso a Bestaven, Le Cam in difficoltà

Tra gli highlights delle ultime 24 ore, si segnala il ritorno espresso di Yannick Bestaven. Il vincitore dell’edizione 2021 ha dovuto effettuare una sosta tecnica di 4 giorni in Brasile a seguito di un danno. Partito dal 25° posto, è già al 17° posto grazie alle opzioni a pagamento lungo le coste sudamericane. La prova che nulla è perduto per Rochelais.

Più complicato invece per il preside Jean Le Cam, relegato a più di 1000 miglia dal leader. Il navigatore, 66 anni, riscontra problemi con il pilota automatico sul suo vecchio Sì, camminiamo!. Non è facile in queste condizioni tenere il ritmo infernale imposto in testa alla gara. Ma con tutta la sua esperienza, “King John” è capace di cambiare la situazione.

Un tour mondiale ricco di colpi di scena

Dall’inizio, il 12 novembre, questa decima edizione del Vendée Globe ha mantenuto tutte le sue promesse. Condizioni meteorologiche variabili, opzioni strategiche, problemi tecnici… I 38 velisti solitari in corsa devono lavorare duro in ogni momento per rimanere in regata. E i divari si stanno riducendo giorno dopo giorno, promettendo una seconda parte mozzafiato del giro del mondo.

  • Hanno già abbandonato 5 skipper, di cui 2 per disalberamento
  • 27 marinai navigano nell’emisfero sud, 11 ancora in quello nord
  • Sono già stati battuti 3 record di distanza percorsa in 24 ore

Con l’80% del viaggio ancora da percorrere, i colpi di scena continueranno ad arrivare. Le lacune possono essere create o cancellate molto rapidamente in questa gara leggendaria in cui i concorrenti spingono costantemente i propri limiti. Risposta definitiva in poco più di 2 mesi a Les Sables d’Olonne, condizioni permettendo. Fino ad allora, la suspense rimane!

Le reazioni calde dei due leader

Di prima mattina, Charlie Dalin confidò telefonicamente il suo stato d’animo:

Chiaramente sento la pressione aumentare con Yoann che torna con forza dietro. Ma rimango concentrato sulla mia traiettoria. So che la gara è ancora molto lunga. Bisogna mantenere la freschezza mentale nonostante la fatica.

Charlie Dalin, leader alle 7 del mattino

Una storia leggermente diversa da quella del suo inseguitore Yoann Richomme:

Sto trovando sensazioni sulla mia barca e buone condizioni per attaccare. L’obiettivo è chiaro: continuare a scroccare e andare avanti il ​​prima possibile! Niente è scolpito nella pietra, tutto può accadere molto rapidamente. Ci credo con tutto il cuore.

Yoann Richomme, 2°, a 86 miglia dal leader

Due stati d’animo che riassumono bene l’intensità del duello in corso attualmente alla guida del Vendée Globe 2025. Una cosa è certa, in mare e a terra, questa decima edizione continuerà ad appassionarci. Prossimo passo fondamentale: superare il Capo di Buona Speranza in una decina di giorni. Fino ad allora, tutto può succedere. Rimani sintonizzato!

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