Jean-Yves Glémée, presidente fondatore dell’associazione Rêves de gosse, ha partecipato a Cabu durante il festival Trenet nell’agosto 2009. Il narbonese parla apertamente di questo incontro diverso da tutti gli altri.
A distanza di più di 15 anni ne conserva ancora un bel ricordo. Jean-Yves Glémée ha avuto l’opportunità di trascorrere una giornata con il fumettista umoristico Cabu. Quest’ultimo, assassinato durante gli attentati contro Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015, ha visitato più volte Narbonne. In questa settimana di sostegno e omaggio a Charlie Hebdo, Jean-Yves Glémée organizza questo incontro come nessun altro, a cuore aperto.
Nell’agosto 2009, in occasione del festival Trenet, Jean Cabu, grande fan del cantante narbonese, è stato invitato a comporre la giuria di un concorso di pittura legato a Charles-Trénet. Tutti gli eletti della squadra di Jacques Bascou, allora sindaco, partecipano a questo festival sostenuto dalla Città.
Jean-Yves Glémée, allora eletto responsabile dei negozi e dei mercati, si ritrovò in giuria accanto a Cabu. “Era impressionante perché incuteva rispetto, ma era anche molto timido”ricorda l’eletto, che ammette di aver cambiato un po’ il suo atteggiamento all’inizio di fronte a questo artista che aveva conosciuto grazie a Charlie Hebdo.
Un disegno per Kid’s Dreams
Lungi dall’essere egocentrico e pieno di sé nonostante la sua fama, Cabu rappresentava la più semplice delle cose: “Era un ragazzo grande ma era molto vicino alla gente, molto amichevole e attento.” A suo agio con lo stilista, Jean-Yves Glémée si è perfino preso la libertà di chiedergli un disegno. Un disegno per la sua associazione Rêves de gosse, che adornerebbe ciascuno dei badge consegnati ai bambini durante i primi voli. “Ci ha messo un po’ a mandarmelo ma l’ho ricevuto!” sorride la persona interessata. Raffigura tre bambini su un uccello in pieno volo, tutti ovviamente firmati con la zampa di Cabu.
Ancora oggi questo disegno viaggia con i bambini accompagnati e, in un certo senso, dà vita all’opera del defunto artista. “Questo disegno è una traccia del suo impegno nei nostri confronti”.
“Era discreto ma soprattutto molto umano”
Inoltre, una volta terminata la giornata, i due membri della giuria hanno continuato il loro incontro al bar. “La sera avevamo una riunione associativa quindi gli ho chiesto di venire e lui ha accettato”ricorda il presidente fondatore di Rêves de gosse. “Abbiamo passato la serata insieme, ne conservo un ricordo importante, indelebile. Era discreto, ma soprattutto molto umano. Ha difeso la libertà di espressione”. Libertà di espressione violata dai terroristi dieci anni fa. Jean-Yves Glémée non mancherà quindi, martedì 7 gennaio alle 18,30, di recarsi alla mediateca di Narbonne per rendere un nuovo omaggio alle 17 vittime di cui Cabu fa parte.