Le autorità del Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congostanno intensificando la lotta contro lo sfruttamento illegale delle risorse minerarie, spesso facilitato da complicità interne. Sabato scorso un’operazione ha permesso l’arresto tre cittadini cinesi in possesso di una grande quantità di oro e di una considerevole somma di denaro. Secondo il governatore provinciale Jean-Jacques Purusioro e mazzette di banconote da 100 dollari erano accuratamente nascosti sotto i sedili e nelle portiere. Questi cittadini cinesi viaggiavano a bordo di un veicolo blindato, scortato da soldati congolesi.
Segue questo arresto un avviso riguardante un veicolo sospetto che viaggia ad alta velocità sulla strada nazionale 2. Le autorità hanno scoperto che gli occupanti trasportavano illegalmente oro e argento, nascosti nel veicolo. Il governatore del Sud Kivu, Jean-Jacques Purusi, si è detto costernato dalla portata di questa scoperta, stimando che le somme di denaro sequestrate rappresentassero solo una frazione dei profitti illegali realizzati.
Nelle ultime settimane, le autorità provinciali hanno effettuato diverse operazioni simili volte a fermare l’estrazione illegale da parte di stranieri, principalmente cinesi. Tuttavia, queste azioni sono spesso ostacolate da pressioni esterne, come dimostra il recente rilascio di 13 cittadini cinesi precedentemente arrestati in un sito minerario a Mubimbi, nel territorio di Walungu. Gli attori della società civile congolese denunciano questa ingerenza e chiedono giustizia giusta per tutti, insistendo sulla necessità di garantire che le ricchezze minerarie del Paese vadano a beneficio delle popolazioni locali.
Belgio
