Il prezzo del burro, la principale materia prima per le frittelle, è notevolmente aumentato negli ultimi mesi.
Ogni anno è una tradizione. Ma quest’anno trovare il chicco in una frittella friabile al gusto di mandorla potrebbe essere più costoso per i consumatori. In particolare, l’aumento del prezzo del burro, che all’inizio dell’anno scolastico si attestava a 8.200 euro la tonnellata, in crescita del 92% su un anno. Da settembre il prezzo di questo grasso è sceso dell’8,5%, attestandosi a 7.500 euro a tonnellata, ancora ben oltre i 3.200 euro del 2020. La colpa è della febbre catarrale degli ovini, che ha colpito i ruminanti, comprese le mucche, e ha causato un calo della produzione di latte.
Se il burro è l’ingrediente principale delle frittelle dorate, anche le uova si aggiungono al conto. Dopo la guerra in Ucraina, i loro prezzi sono saliti alle stelle di oltre il 20%, aggiungendosi ai successivi aumenti del salario minimo. “Il lavoro è ciò che costa di più” ai professionisti, sottolinea Dominique Anract, presidente della Confederazione nazionale della panificazione e della pasticceria francese. A questo si aggiungono sempre i prezzi dell’energia, compresa l’elettricità “ha preso il 300%” dopo la guerra in Ucraina, deplora Lionel Bonnamy, vincitore della migliore galette des rois du Grand Paris, che ha realizzato “l’energia è il suo cavallo di battaglia”.
“Giocare sui volumi”
Dominique Anract lo ricorda “ogni panettiere è responsabile dei prezzi che applica e ciascuno di essi ha prezzi di costo diversi”. Non esclude “certi aumenti, in centesimi, sulle fette di torta” o il “ritaglio dei margini” per alcuni panettieri. Per Lionel Bonnamy, proprietario di una panetteria nel 14° arrondissement di Parigi, non si tratta di trasferire tutti gli aumenti di prezzo sui suoi prodotti: “L’anno scorso avevo già aumentato leggermente i prezzi e quest’anno applico 50 centesimi in più per ogni pancake.” Per coprire le sue spese, lui “gioca sui volumi”che glielo permette “essere redditizio”. Grazie alla sua distinzione, il professionista ha visto esplodere le sue vendite, con 3.000 prodotti venduti in quattro giorni, vale a dire “tre volte di più rispetto allo scorso anno”nello stesso periodo.
Fino alla fine del mese, il periodo si preannuncia intenso con 18-20 milioni di crêpe artigianali che verranno prodotte quest’anno. Nella distribuzione di massa verranno prodotti quasi 40 milioni di king cake. Se costassero meno dei professionisti, anche loro potrebbero riscontrare un aumento dei prezzi sugli scaffali.
Belgio