Sembra che si stia delineando una svolta significativa nei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e per l’accordo sugli ostaggi, secondo le informazioni diffuse domenica dal canale Al Arabiya. Secondo i mediatori israeliani sono state trovate soluzioni a tutti i punti bloccanti e l’accordo attende ora solo la convalida politica.
Il piano proposto durerebbe due o tre mesi e comprenderebbe diverse componenti importanti: l’immunità concessa agli alti funzionari di Hamas in cambio della loro partenza da Gaza, il trasferimento del potere a un’entità palestinese indipendente, il dispiegamento di forze internazionali sul modello UNIFIL in Libano e una garanzia americana per l’applicazione dell’accordo.
Venerdì una delegazione israeliana di esperti si è recata a Doha per proseguire le discussioni sotto gli auspici del Qatar e dell’Egitto. Lunedì è atteso il capo del Mossad nella capitale del Qatar. L’amministrazione Biden, che sostiene attivamente questi sforzi diplomatici, sta facendo pressioni su Hamas affinché accetti le proposte. Se l’organizzazione terroristica ha espresso il desiderio di raggiungere rapidamente un accordo, lo stato esatto dei negoziati rimane incerto.
Nel frattempo, le operazioni militari continuano: l’IDF e lo Shin Bet hanno effettuato circa 100 attacchi a Gaza durante il fine settimana, inclusi più di 50 attacchi mirati basati sull’intelligence. Queste operazioni prendono di mira in particolare le capacità di governance di Hamas e delle sue unità responsabili del controllo degli aiuti umanitari.
Belgio
