l’essenziale
Se negli ultimi mesi si sono moltiplicate le richieste di dimissioni di Emmanuel Macron o le iniziative per il suo licenziamento, le elezioni presidenziali anticipate dividono i francesi ma guadagnano sempre più terreno.
Cosa accadrebbe se le elezioni presidenziali non si svolgessero nel 2027 come previsto, ma fossero state anticipate e si svolgessero quest’anno 2025? È questo il sogno di Jean-Luc Mélenchon e Marine Le Pen, i quali scommettono entrambi che il capo dello Stato, di fronte al blocco politico causato dallo scioglimento, sarà costretto a dimettersi come fece un tempo Mac Mahon.
Già dall’estate gli Insoumi, che avevano chiesto le dimissioni del capo dello Stato e lanciato una petizione in tal senso, tentavano invano di avviare una procedura di impeachment che non ha alcuna possibilità di successo. Lo stesso Emmanuel Macron ha finito per reagire a queste ripetute richieste di dimissioni durante il suo viaggio in Arabia Saudita all’inizio dello scorso dicembre. Secondo lui “tutto questo è fantapolitica, non ha senso”, “francamente non è all’altezza di dire queste cose”. Dopo la censura del governo Barnier, il presidente è stato ancora più esplicito: “Mi avete affidato un mandato democratico quinquennale e lo eserciterò pienamente fino alla sua fine. »
Ma alcune opposizioni non si muovono. “Ci sono molte ragioni che potrebbero spingere Emmanuel Macron a porre fine al suo mandato”, ha detto Marie Le Pen in un’intervista a Le Parisien il 17 dicembre, assicurando che si stava “preparando” per le elezioni presidenziali anticipate.
Il 23 dicembre, dopo l’annuncio del governo Bayrou, la stessa analisi della leader dei deputati ribelli, Mathilde Panot: “Questo governo ha un solo futuro: la censura. Con la caduta di Bayrou, re Macron sarà nudo. La sua partenza è inevitabile. » LFI ha già avviato i preparativi per le elezioni presidenziali anticipate iniziando a raccogliere le promesse delle 500 sponsorizzazioni necessarie e contattando già gli stampatori.
Gli ecologisti, i socialisti e i comunisti sono lungi dal chiedere elezioni presidenziali anticipate per convinzione – non c’è bisogno di aggiungere ulteriore caos – e per strategia – nessuno è pronto per le elezioni presidenziali entro 35 giorni.
Per quanto riguarda i francesi, l’idea di elezioni presidenziali anticipate sta guadagnando terreno. Secondo un sondaggio Cluster17 di inizio dicembre, il 54% ritiene che Emmanuel Macron “dovrà dimettersi e che le elezioni presidenziali dovranno svolgersi nel 2025”, mentre il 46% ritiene che “le elezioni presidenziali debbano svolgersi nel 2027 nel rispetto per le istituzioni. Il primo scenario è quello difeso dagli elettori più “antisistema”, una sorta di “arco di protesta” che attraversa gran parte dell’elettorato di sinistra e di RN.
Questo venerdì, secondo un sondaggio Odoxa, diviso sullo scioglimento e dubbioso sulla capacità di un nuovo primo ministro di ristabilire una dinamica, il 61% dei francesi vorrebbe ora le dimissioni di Emmanuel Macron, con un incremento di 7 punti rispetto a settembre.
svizzero