la nostra ricetta facile della galette des rois con frangipane

la nostra ricetta facile della galette des rois con frangipane
la nostra ricetta facile della galette des rois con frangipane
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Per festeggiare come si deve l’Epifania, prepara la tua torta del re, utilizzando la nostra semplicissima ricetta la cui preparazione ti richiederà solo 15 minuti.

Lunedì 6 gennaio si festeggia l’Epifania, il primo evento culinario dell’anno, che rende omaggio alla presentazione di Cristo ai Re Magi. Tuttavia, una riforma ha spostato la data alla seconda domenica dopo Natale, cioè a questa domenica, 5 gennaio. Ma state tranquilli, la galette des rois può essere gustata anche durante i primi quindici giorni di gennaio (scoprite la storia di questa celebrazione e il bean ad esso associato di seguito).

Molti apprendisti pasticceri si rivolgono alle ricette tradizionali della galette des rois questo fine settimana per stupire la famiglia e gli amici. La ricetta originale della galette des rois non è così complicata come sembra : pasta sfoglia, frangipane, zucchero, burro e polvere di mandorle e il gioco è fatto. Alcuni audaci aggiungeranno cioccolato, mele o cocco, altri preferiranno ancora il pancake brioche, guarnito con frutta candita. Sta a te :

“Semplice come una torta reale fatta in casa”

L’Epifania è il risultato di una lunga tradizione, risalente a ben prima della nascita di Gesù e derivante dalla commistione di tradizioni pagane e cristiane (come nel caso della Candelora). In origine, nell’antichità, doveva celebrare il dio Dioniso. Dio della vite, del vino, ma anche della festa e dell’eccesso nella mitologia greca, Dioniso è intimamente legato alle stagioni e quindi ai cicli della vegetazione. La festa data in suo onore in pieno inverno, e in concomitanza con il solstizio d’inverno, simboleggerebbe la sua resurrezione, il ritorno della luce e quindi la rinascita di questa vegetazione.

Rappresentazione di Dioniso alias Bacco, dio della vite e del vino. © jharela / fotolia

Evochiamo anche la festa pagana conosciuta come “Saturnalia” per spiegare l’origine dell’Epifania, così come viene invocato riguardo al solstizio. Questa volta era il dio Saturno ad essere celebrato dai romani. Un tempo associato all’agricoltura e alle sementi, soprattutto grazie alla falce che porta nella mano destra, questo dio rimane relativamente misterioso. “Dormiente” per gran parte dell’anno, rinasce presso i romani nel cuore dell’inverno, al “crepuscolo dell’anno”, periodo che, questa volta, precede il solstizio d’inverno. Simboleggia più in generale la tutela dei “legami” della famiglia e della città.

Nelle prime comunità cristiane d’Oriente, nel IV secolo, si cominciò ad associare questa festa al periodo successivo alla nascita di Gesù. L’Epifania nasce e corrisponde ad una “manifestazione” in greco antico. In altre parole: dopo aver celebrato la nascita di Gesù in senso stretto durante il Natale, i cristiani inizieranno a celebrare il “messia”, cioè il carattere provvidenziale che egli rappresenta. Dobbiamo quindi cercare i segni di questa messianità, vale a dire le prime manifestazioni che autenticano Cristo. Sono tre agli inizi del cristianesimo: alcuni evocano il primo miracolo compiuto da Gesù durante le nozze di Cana, altri parlano del suo battesimo nell’acqua del Giordano, ma più vicini alla sua nascita, alla prima “manifestazione” della sua Il carattere sacro viene presto associato alla ricerca e all’adorazione dei saggi che, essi stessi, riconobbero il Messia poco dopo la sua nascita.

Il 6 gennaio, 12 giorni dopo Natale, diventa così la prima festa sacra del calendario liturgico. In Occidente l’Epifania assorbirà progressivamente le antiche tradizioni romane e pagane, e noi ci riuniremo poco a poco attorno ad una torta per celebrarla. L’accettazione della galette des rois non fu però facile : Luterani, calvinisti e perfino alcuni cattolici un tempo rifiutavano questa usanza pagana. Nel 1664, il canonico di Senlis confidò in alcuni discorsi di essere contrario al lato un po’ troppo festoso della torta.

Nell’immaginario cristiano la galette des rois si riferisce ai tre saggi che, guidato da una stella, si recò a Betlemme per pregare davanti al presepe dove nacque Gesù, offrendo al bambino doni preziosi. Ma apprendiamo presto, approfondendo la questione, che l’Epifania (o il suo equivalente) veniva celebrata già ben prima dell’avvento della religione cristiana.

Parliamo innanzitutto di una torta dorata dalla forma rotonda, descrizione che può richiamare il sole e quindi il culto dei Saturnalia, legati anche al solstizio, sia invernale che estivo. Durante questi 7 giorni di festeggiamenti erano ammessi gli eccessi ed era consuetudine offrire dolci a chi ci stava intorno. Una tradizione che, nel Medioevo, divenne quella della “torta dei re”. Per alcuni il nome deriva dalla regalità che doveva essere corrisposta contestualmente al proprio signore. La quota è generalmente accompagnata da una torta.

Quanto al fagiolo, avrebbe preceduto la frittella poiché anch’esso risale all’Impero Romano. Era infatti consuetudine nell’antica Roma estrarre a sorte il re di una festa utilizzando un gettone bianco o nero. Si dice anche che durante i Saturnali un re venisse designato in questo modo tra i soldati di una guarnigione o di una famiglia e che potesse così, per un giorno, realizzare tutti i suoi desideri e comandare tutto ciò che desiderava. lieto. Una leggenda racconta anche un’altra origine del fagiolo: quella della Peau d’âne, ispirata al racconto di Charles Perrault. È quindi dimenticando il suo anello in una torta destinata al principe che Peau d’âne avrebbe ispirato questa strana usanza.

Finalmente, la tradizione di mandare l’ospite più giovane sotto il tavolo per decidere a chi spetta ogni fetta di torta sarebbe arrivato nello stesso momento. Sempre durante i Saturnalia, il padrone di casa chiedeva al più giovane della famiglia, ritenuto il più innocente, di designare a quale ospite distribuire la porzione che teneva in mano. Il bambino viene quindi generalmente soprannominato Phébé (per “Phoebus” o “Apollo”), in riferimento a un oracolo di Apollo.

Al giorno d’oggi, la frittella di pasta sfoglia e frangipane sembra essersi affermata nell’immaginario collettivo. Ma l’autentica galette des rois è frangipane, brioche o torta ai canditi? In origine, le galettes des rois erano semplici pani in cui al posto del fagiolo veniva utilizzato un fagiolo. Ma gradualmente diverse regioni hanno aggiunto la loro specificità a questa focaccia.

La brioche, ancora in uso in molte regioni, soprattutto nel sud della Francia, sarebbe quindi la forma più tradizionale della galette des rois, poiché più vicina a una pallina di pane. Al Nord, ma anche in Provenza e Linguadoca, è diventata la “torta dei re”, ricoperta di zucchero e canditi. Frangipane nacque nel XVII secolo sotto la guida di Anna d’Austria e di suo figlio Luigi XIV. Si dice che la frittella di pasta sfoglia sia originaria di Parigi, tanto che un tempo veniva soprannominata “la parigina”. Oggi la galette des rois, consumata dall’85% dei francesi, viene acquistata principalmente con frangipane (80%). Ma diverse ricette di galettes des rois competono quindi tra loro, anche se quella con il frangipane è la preferita delle galettes des rois.

Quando è l’Epifania nel 2025?
L’Epifania, chiamata anche il Giorno dei Re Magi, avrà luogo lunedì 6 gennaio 2025 nel calendario cristiano. Se decidete di rispettare la data originaria, dovrete aspettare fino a questa data per assaggiare la famosa galette des rois, tradizionale con frangipane o cioccolato. Il 6 gennaio cade regolarmente a metà settimana (un lunedì quest’anno 2025) secondo gli auguri di Buon announa riforma trasferì però la data alla seconda domenica successiva al Natale, o quasi sistematicamente alla prima domenica dal 1° gennaio. La galette des rois può quindi essere tagliata domenica 5 gennaio, almeno nei paesi che non hanno un giorno festivo dedicato all’Epifania. Ma state tranquilli, i panifici e le pasticcerie non si fermeranno presto, e potrete gustare la galette des rois almeno fino a metà gennaio !

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