Torino, 23 dicembre 2024 – Riparte la Juve, a fatica, ma riparte. Il successo di Monza contro l’ultima in classifica evita la fuga definitiva del treno Scudetto, con Motta che ha ritrovato un reparto di attacco quasi al completo e con un Nico Gonzalez in più nel motore. Da trequartista, l’argentino ha trovato il gol decisivo, pur in una prestazione migliorabile nella fase di possesso, che ha regalato tre punti sofferti, troppo, alla squadra bianconera. I brianzoli hanno assaltato nel secondo tempo, un po’ come era successo ai bianconeri a Lecce, stavolta senza trovare il pari pur andandoci diverse volte vicini. Insomma, serve senza dubbio una Juve migliore in entrambe le fasi, ma quantomeno l’allenatore può sorridere per il rientro dell’argentino che, nell’attacco bianconero, può ricoprire tutti i ruoli.
Motta soddisfatto: “Calciatore importante”
Motta è andato a Monza con tutto il potenziale offensivo, ipotizzando una partita di transizioni e mettendola sulla migliore qualità della Juve. Non è andata proprio così, viste le difficoltà della ripresa, ma il risultato pieno è arrivato e all’appello, se vogliamo, è mancato solo Vlahovicuscito battuto dal duello con Mari. Gli altri, invece, hanno creato, con l’inventiva di Conceiçao e Stella in fascia e il cinismo di Gonzalez nella posizione di trequarti. L’argentino deve migliorare nel collegamento con la squadra in fase di possesso palla, ma da quando è tornato ha piazzato due gol consecutivi a dimostrazione dell’importanza dell’acquisto estivo operato da Giuntoli: “Può dare personalità e trasmette tanto ai compagni sia dentro che fuori dal campo – la sottolineatura di Thiago su Nico – E’ un calciatore molto importante per noi e sono felice di allenarlo. Ha iniziato la partita in un ruolo in cui non è abituato, ma lo può fare e non è un caso che a segnare siano stati lui e McKennie, che mi hanno dato disponibilità a giocare lì”.
Gonzalez felice
Ha atteso tanto, l’infortunio muscolare ha richiesto un recupero più lungo del previsto, ma Nico Gonzalez appena tornato è subito diventato decisivo. Un gol da tre punti a Monza, in una partita complicata, poco fluida per la Juve in fase di possesso, ma vinta con due gol di grande rapina dentro l’area, frugando nel bidone della spazzatura. E Nico può ancora migliorare nel suo nuovo ruolo di trequarti, soprattutto nel dialogo con i compagni, gli smarcamenti e nel fraseggio. Intanto, due gol appena tornato contro Cagliari e Monza: “Sono molto felice perché era importante vincere – le sue parole – Mi fa piacere essere tornato con due gol e ringrazio la squadra per il supporto che mi dà. Siamo sulla strada giusta. Il mio ruolo? Normalmente gioco esterno, ma se serve faccio anche il portiere. Ho dato la mia disponibilità al mister e non mi dispiace giocare lì”. La soluzione di Gonzalez trequarti, in situazioni tattiche favorevoli, magari contro le piccole per dare maggior peso all’attacco, può consentire a Motta di arretrare Acquirenti in una posizione più simile a quella di Bergamo, dove può vedere il gioco da dietro e con più campo per inserirsi nella profondità. Sono accorgimenti su cui occorre lavorare per non perdere troppo equilibrio, si è visto a Monza, e non sbilanciare la squadra in avanti, ma la soluzione può diventare utile per migliorare la produzione offensiva, vero tallone d’Achille della Juve di inizio stagione. L’unica nota stonata dell’attacco è stato Vlahovicimbrigliato dalla fisicità di Mari e uscito imbufalito. Come sempre, Motta difende tutti pubblicamente: “Ha fatto una grande prestazione, sono felice di quello che ha fatto”, la secca risposta di Thiago.
Motta avverte: si può fare meglio
Resta però la prestazione migliorabile della Juvein tutti gli aspetti. Offensivamente la squadra ha creato, ma nel secondo tempo la costruzione dal basso è venuta meno e il Monza ha preso campo, baricentro e possesso, obbligando i bianconeri a perdere spesso pallone nella fase di risalita del campo. Pochi contropiede sono stati innescati in maniera lucida e qualitativa, mentre in difesa i brianzoli spesso trovavano combinazione troppo facili per entrare in area. Solo l’imprecisione degli uomini di In questo ha permesso alla Juve di scamparla. Mottadi solito, non critica le prestazioni dei suoi pubblicamente, soprattutto quando si vince, ma sicuramente starà lavorando su alcune aree del gioco da migliorare se davvero la Juve vorrà intraprendere un salto di qualità netto: “Nella fase da dietro possiamo fare meglio, poi per arrivare centralmente abbiamo tutte le qualità per farlo. L’importante è capire i momenti della partita, se cioè giocare palla o lanciare lungo”. La vittoria, dopo tanti pareggi, serviva per tenere il ritmo di Atalanta e Napoli, in attesa dell’Inter, ma per ora il bilancio resta non del tutto positivo, perché la Juve continua a mostrare qualche lacuna nel gioco e nei risultati, non a caso il ritardo in campionato inizia a essere consistente. A gennaio, inoltre, ci sarà un calendario molto complicato, con Supercoppa e Champions da giocare, mentre il Napoli, che è fuori da tutto, si può concentrare una partita per volta. Può fare la differenza. In ogni caso, Motta non vuole fare bilanci né ora né a gennaio: “I conti si fanno alla fine, noi dobbiamo andare in campo e fare la nostra partita contro ogni avversario, sempre al massimo. A fine stagione vedremo dove saremo”. Il calendario? Eccolo. La Fiorentina allo Stadium il 29, poi la semifinale di Supercoppa con il Milan il 3 gennaio, l’11 gennaio si ritorna in campionato con il derby di Torino, a seguire Atalanta e Milan in campionato, poi il 21 la Champions con il Bruges e il 25 di nuovo Serie A con il Napoli. Praticamente tutti scontri diretti o quasi. Da gennaio che tipo di Juve, e con quale classifica, uscirà?