L’Ucraina ha aiutato i ribelli siriani a rovesciare il regime di Assad? – Liberazione

L’Ucraina ha aiutato i ribelli siriani a rovesciare il regime di Assad? – Liberazione
L’Ucraina ha aiutato i ribelli siriani a rovesciare il regime di Assad? – Liberazione
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Questa è una “accusa” ricorrente da parte di Mosca, da settimane, addirittura da mesi: Kiev avrebbe fornito droni ai ribelli islamici di HTS per abbattere il regime siriano, e allo stesso tempo indebolire l’alleato russo. Questa collaborazione tra l’Ucraina e gli oppositori siriani (dalla vittoria) è stata recentemente smentita da EUvsDisinfo, una cellula collegata al servizio diplomatico dell’Unione europea e responsabile della lotta contro la disinformazione, proveniente soprattutto da Mosca.

In diversi articoli pubblicati il ​​7 e 8 dicembre (questo, questo e questo), EUvsDisinfo ha affermato così “Le accuse secondo cui l’Ucraina ha svolto un ruolo decisivo nel sostenere il terrorismo in Siria fanno parte delle campagne di disinformazione della Russia per danneggiare la reputazione internazionale dell’Ucraina”.

Ma pochi giorni dopo, il Washington Post arrivò a contraddire queste smentite. Nelle pagine d’opinione del quotidiano americano, cita l’editorialista internazionale David Ignatius “fonti che hanno familiarità con le attività militari ucraine all’estero” chi lo segnala “L’intelligence ucraina ha inviato circa 20 operatori di droni esperti e circa 150 droni FPV al quartier generale dei ribelli a Idlib, in Siria, per assistere Hayat Tahrir al-Sham”. Pur specificandolo subito “Gli aiuti di Kiev hanno giocato solo un ruolo modesto nel rovesciamento del presidente siriano Bashar Al-Assad, ritengono fonti di intelligence occidentali.”

Piloti di droni ucraini in Siria?

In realtà, le voci sulla collaborazione di Kiev con HTS risalgono a diversi mesi fa. Già a giugno un articolo del Kyiv Post citava una fonte dell’intelligence militare ucraina che riferiva che agenti ucraini avevano colpito obiettivi russi in Siria dall’inizio dell’anno, in collaborazione con “l’opposizione siriana”. In generale, l’Ucraina non riconosce ufficialmente il suo coinvolgimento esterno contro la Russia (in Siria o altrove), ma non lo nega nemmeno. Anche qualche volta lo suggerisce.

La presenza di combattenti droni ucraini in Siria, insieme alle forze islamiste anti-regime, era stata menzionata all’inizio dell’anno anche nell’ambito dell’informazione del Cremlino. I notiziari statali russi avevano già ripreso l’affermazione (confusa), condivisa a settembre dal quotidiano turco Aydinlik, che a sua volta faceva riferimento a un sito curdo, secondo cui una delegazione ucraina avrebbe incontrato membri di HTS in giugno, consegnando loro 75 droni FPV in un affare. HTS poi, in particolare al media siriano Levant24, ha negato qualsiasi coinvolgimento con l’intelligence ucraina.

Successivamente, il 14 novembre, come riportato da varie agenzie russe, il rappresentante speciale russo in Siria, Alexander Lavrentyev, ha dichiarato che “Gli ucraini forniscono droni a Idlib, addestrando i terroristi a usarli e costruirli da soli Articoli che menzionano esplicitamente i droni FPV. Dotate di quattro rotori, dotate di una carica esplosiva e dirette da un operatore dotato di maschera collegato tramite onde radio, queste armi sono diventate centrali nei combattimenti in Ucraina dall’invasione russa del 2022.

“Una marea di articoli”

È stato documentato anche l’uso di droni FPV in Siria da parte dell’esercito siriano. Un articolo di Al-Jazeera, pubblicato a febbraio, raccontava lo sviluppo di questa tecnica da parte dell’esercito del regime, con il sostegno di Iran e Russia, e anche contro i civili.

Ma dall’inizio dell’offensiva lampo delle fazioni ribelli, Samuel Bendett, specialista in sviluppi tecnologici russi, ha formulato su X del 7 dicembre l’ipotesi che se “L’esercito siriano ha effettivamente utilizzato droni tattici e FPV nei mesi precedenti, l’opposizione potrebbe averlo fatto su scala più ampia e a una velocità maggiore rispetto a [les forces de Bachar Al-Assad]». Questa ripresa è visibile anche in numerosi video di recenti scioperi, come qui o qui.

Chiesto da ControllaNovità sugli elementi parzialmente contraddittori dei suoi articoli in materia, EUvsDisinfo risponde di non pretendere di essere esaustivo, e spiega di aver “Ho osservato una marea di articoli e documenti volti a promuovere una narrazione secondo cui il sostegno militare dell’Ucraina ha svolto un ruolo decisivo nella caduta del regime di Assad negli ultimi giorni”. Questo servizio diplomatico europeo continua quindi a ritenere falso, senza negare formalmente possibili aiuti da Kiev ai ribelli.

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