Thomas Siniecki, Media365: pubblicato lunedì 16 dicembre 2024 alle 14:51.
Forza “e incredibile coraggio”: ecco cosa hanno portato a Edoardo Bove tutte le testimonianze di sostegno.
Edoardo Bove ha potuto finalmente parlare pubblicamente, a poco più di due settimane dal preoccupante incidente avvenuto durante la partita tra Fiorentina e Inter (interrotta sullo 0-0 dopo soli quindici minuti di gioco). Dimesso dall’ospedale venerdì e dotato di defibrillatore, ha fatto visita ai suoi compagni di squadra al centro di allenamento, accolto da una standing ovation.
Ora ha rilasciato una dichiarazione riflettendo su quello che definisce “un episodio spiacevole”.
“È in questi momenti che mi rendo conto di quanto sia autentico questo sport, di quanto siamo tutti uniti”.
“Mi ha dimostrato, più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, un campionato o una carriera. È una comunità di persone unite dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, emozione, rabbia, delusione e sofferenza È proprio in questi momenti che mi rendo conto di quanto sia autentico questo sport, di quanto siamo tutti uniti al di là di questi risultati, di questa competizione o di queste rivalità”. Il 22enne ha ricevuto un’incredibile quantità di messaggi durante la sua degenza in ospedale, radunando attorno a sé la comunità calcistica (soprattutto italiana).
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“L’affetto che ho ricevuto e il calore dei tifosi, il sostegno dei miei compagni, ma anche dei miei avversari, la vicinanza di TUTTA la comunità calcistica, mi hanno dato una forza e un coraggio incredibile”. Il sopravvissuto miracoloso spiega di essersi sentito circondato da un’energia positiva che lo ha aiutato a mantenere la calma, senza sentire la solitudine spesso presente in tali difficoltà, come sottolinea ulteriormente. “Ecco perché dovremmo impegnarci tutti a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, senza farci pesare il suo aspetto commerciale. La sua autenticità non è garantita”. In prestito dalla Roma, Edoardo Bove spera di tornare presto in campo, ricordando che la cosa più importante è la sua buona salute. Se vorrà tornare a giocare dovrà togliersi il defibrillatore impiantato, cosa non consentita in Serie A, o magari recarsi in Inghilterra, un po’ come fece Christian Eriksen nel 2022, passando dall’Inter al Brentford, poi al Manchester United. .
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