Per risolvere la controversia tra i lavoratori della fiera e il Comune è stato necessario ricorrere all'arbitrato prefettizio. Il rappresentante dello Stato è arrivato al punto di requisire la piazza dell'Ikea a Sant'Isidoro tanto ambita da questi artigiani della fiera. Da una settimana vi sono installate le 80 attrazioni della fiera municipale.
Et “cambia tutto”secondo Sébastien Cicero, portavoce delle cinquanta famiglie di fiere interessate.
“Qui, a differenza del MIN, l'accesso è completamente gratuito. Non ci sono ostacoli per le persone che vogliono venire a trovarci. La maggior parte dei parcheggi circostanti sono addirittura gratuiti. Siamo nel mezzo di una zona commerciale.”
“Dal 30 al 40% in più di entrate”
“È giorno e notte”, Sébastien Cicerone fetta. E questo si sentirebbe già sul fatturato.
Nonostante una prima giornata difficile a causa della partita giocata all'Allianz Stadium, ha annunciato ricavi in crescita “Dal 30% al 40% ogni giorno di apertura rispetto allo scorso anno al MIN”…
“Anche se è comunque dal 20 al 30% in meno rispetto a quello che abbiamo fatto nel centro della città”, deplora il rappresentante della fiera che non dispera di tornarci un giorno.
Minacciato dalle Olimpiadi
Perché questi itineranti sanno che la loro vittoria contro il Comune durerà poco più di 2 o 3 anni. Il terreno che oggi li accoglie dovrebbe diventare una pista di pattinaggio in vista delle Olimpiadi invernali del 2030. Quando inizieranno i lavori, nemmeno il prefetto potrà più trattenerli.
Per questo il quartiere fieristico intende mantenere il dialogo con il Comune al quale ha proposto regolari commissioni di lavoro.
Incontri ogni 3 mesi per trovare finalmente una soluzione duratura… E perché no un ritorno della festa comunale in centro città.
“Forse su diversi siti”sostiene Sébastien Cicero.
Porto, Garibaldi e/o flusso verde
Il rappresentante del quartiere fieristico evoca il porto oltre che Place Garibaldi, anche la Promenade du Paillon nella continuità del villaggio di Natale.
Secondo lui il municipio si oppone alla fragilità del suolo e al problema dello specchio d'acqua. Ostacoli che il rappresentante della fiera non ritiene insormontabili. Intende dimostrarlo sostenendo studi e mettendo in luce ciò che si sta facendo altrove nel mondo, “soprattutto a Londra”.
“In ogni caso non ci arrenderemo” promette. “L’importante era che non ci fosse un anno bianco per la fiera di Nizza” e soprattutto perpetuare questo “tradizione secolare” che incide molto sull’attività di questi commercianti ambulanti. Fino al 30% del loro fatturato annuo.