Il Tanganica sta prendendo il controllo dell’esportazione del suo oro!

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I primi 100 chilogrammi di oro estratti da questa ex provincia del Katanga, nel sud-est della Repubblica Democratica del Congo, sono stati esportati a livello internazionale tramite la DRC Gold Trading SA, una società statale. Un desiderio del nuovo governatore del Tanganica, Christian Kitungwa Muteba, ha stabilito che i minerali andranno finalmente a beneficio della sua popolazione.

L’annuncio è stato dato mercoledì 11 dicembre a Kalemie, capitale del Tanganica situata sulle sponde dell’omonimo lago. Per l’occasione è stata organizzata una cerimonia dalla DRC Gold Trading SA, una società di proprietà statale, che è subentrata alla controversa società di Dubai Primera Gold DRC, alla quale era stato concesso il monopolio sull’esportazione dell’oro della Repubblica Democratica del Congo con dazi doganali ridicoli ( circa il 2,5%).

Presentazione di un gergo d’oro del Tanganica

Tra i partecipanti, il nuovo governatore del Tanganica, Christian Kitungwa Muteba, che, dalla sua elezione lo scorso aprile, ha portato un vento nuovo nella provincia. Dopo aver assunto la direzione della strategia di sicurezza per ristabilire l’ordine, questo 37enne laureato in criminologia, di alta statura, si è impegnato a rivitalizzare l’economia della provincia.

A cominciare dal settore minerario, ambito che conosce bene essendo stato capo di gabinetto del ministro delle Miniere dell’Alto Katanga. In questo settore il potenziale è molto significativo. Il Tanganica è considerata la “capitale mondiale del litio” grazie al giacimento di Manono, uno dei più grandi al mondo. Dispone inoltre di importanti riserve di coltan, un altro minerale fondamentale per la transizione energetica e l’elettrificazione dell’economia.

La provincia ha anche miniere d’oro. “Fino ad ora venivano sfruttati in modo artigianale dagli scavatori e i minerali venivano esfiltrati illegalmente attraverso la Tanzania e il Burundi”spiega un membro del gabinetto del ministro provinciale delle Miniere. Conseguenza, “La provincia e lo Stato non hanno riscosso alcuna tassa. E questa situazione ha generato insicurezza con una moltitudine di gruppi armati che si finanziavano attraverso questa attività”.

Trasparenza e tracciabilità

Fin dal suo arrivo, il governatore Christian Kitungwa si è impegnato a riportare l’ordine nel settore. “D’ora in poi agli scavatori verranno ufficialmente assegnati alcuni quadrati minerari e potranno quindi svolgere legalmente le loro attività”, spiega un’altra fonte. “È rassicurante per i gruppi minerari che vogliono venire e investire nella provincia”, aggiunge il direttore di un grande gruppo straniero stabilito da molto tempo a Kalemie che ne è felice “il miglioramento del clima imprenditoriale percepibile negli ultimi mesi dopo diversi anni complicati”.

Per il Tanganica la questione è tanto economica quanto finanziaria. Le royalties minerarie rappresentano il modo migliore per aumentare significativamente le risorse della provincia, necessarie per investire nelle infrastrutture e per sviluppare i servizi sociali.

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