225.000 pacchi al giorno smistati sulla piattaforma Colissimo a Clermont-Ferrand

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È un grande alveare di 13.750 m², dove nessuno corre, tranne il lungo tappeto lungo 337 metri (si muove a 1,8 metri al secondo). È attorno a questa grande selezionatrice e ai suoi 562 vassoi che tutto è organizzato; da una parte l’arrivo dei pacchi, dall’altra la loro spedizione. Se tutto va bene, non c’è bisogno di manodopera umana, i pacchi passano, vengono scansionati, issati su una delle piattaforme che si inclinerà automaticamente quando passa sopra il container di destinazione. Si possono elaborare 10.000 pacchi all’ora, o poco più, 22 ore al giorno nel mese di dicembre.

Ma in alcuni casi la manipolazione umana resta essenziale. Lo scanner può leggere il codice a barre su cinque lati ma non sul lato inferiore, quindi è necessario posizionare il pacco nella giusta direzione. Ci sono anche pacchi troppo grandi o troppo pesanti, lunghi più di un metro. Hanno diritto allo smistamento separato. Sono presenti ancora etichette mal incollate e un codice a barre illeggibile, da rifare. Sulla piattaforma Colissimo lavorano in tempi normali 80 persone, durante le festività natalizie vengono assunte un centinaio.

I pacchetti sono destinati ai quattro dipartimenti dell’Alvernia ma anche alla Loira, alla Lozère e alla Creuse. Durante questo periodo festivo, la piattaforma recupera anche la Saône et Loire, per alleggerire il sito di Lione. A dicembre dovrebbero essere trattati 1.472.000 pacchi per i quattro dipartimenti dell’Alvernia: 396.000 per l’Allier, 171.000 per il Cantal, 294.000 per l’Alta Loira e 611.000 per il Puy-de’-Dôme. Un pacco su due viene trasportato da Colissimo.

Nelle corsie dei binari, un ricordo del passato: i carrelli a binario, che i più anziani ricordano di aver visto sui binari delle principali stazioni francesi. Erano ancora circa trent’anni fa, quando nelle stazioni ferroviarie c’erano i centri di smistamento postale e in questi carrelli si accumulavano i sacchi della posta. Sono un po’ anacronistici in questo clima ma comunque utili, La Poste non ha trovato niente di meglio per i pacchi più grandi.

I vecchi tram della stazione, ancora in servizio ma non più sui binari ©Radio Francia
Emanuele Moreau

Swiss

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