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Editoriale Guingamp
Pubblicato il
2 dicembre 2024 alle 15:56
; aggiornato il 2 dicembre 2024 alle 16:53
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Resta il mistero sulla scomparsa di Morgane Rivoal, 13 anni, data per scomparsa da lunedì 25 novembre. L’adolescente, che viveva a Pabu, quel giorno non tornò al suo college Albert Camus a Graces. Questo lunedì 2 dicembre, una settimana dopo i fatti, il pubblico ministero di Saint-Brieuc, Nicolas Heitz, terrà una conferenza stampa alle 16 al tribunale di Saint-Brieuc per fare il punto sulle indagini.
16:45: “Nessuna pista favorita al momento”
Il procuratore Nicolas Heitz precisa che “nessuna strada è privilegiata per il momento, nonostante le importanti ricerche già effettuate”. Il colonnello della gendarmeria Privat precisa che un “drone continua a perlustrare i luoghi di più difficile accesso, tutt’intorno alla zona della scomparsa”. Sono già state effettuate 110 audizioni. Riguardano la famiglia e gli amici di Morgane, “così come eventuali testimoni”, precisa il colonnello, che aggiunge che “700 case sono già state perquisite. »
16:40: “Tutti i sentieri portano al quartiere Castel-Pic, a Guingamp”
Il procuratore Nicolas Heitz ha dato la parola al colonnello della gendarmeria Pivat, dopo aver annunciato l’apertura di un’indagine giudiziaria, sotto l’autorità di un giudice istruttore, che condurrà le indagini. Il colonnello Privat ha spiegato che “tutte le tracce effettuate dai cani della gendarmeria hanno portato al quartiere Castel-Pic”, a Guingamp, che si trova non lontano dall’abitazione di Morgane Rivoal. Sono stati visitati, senza successo, tutti gli alloggi sfitti del quartiere Castel-Pic», precisa il procuratore.
16:36: “Nessuna connessione alle reti dalla scomparsa”
Il procuratore Nicolas Heitz precisa “che non è stato effettuato alcun collegamento sui vari account e social network di Morgane dalla sua scomparsa, lunedì 25 novembre”.
16:33: i due telefoni di Morgane sono stati sequestrati
“Sono stati sequestrati i due cellulari di Morgane: quello rotto e il suo precedente dispositivo. Sono stati portati d’urgenza all’IRCGN (Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria Nazionale) per uno studio approfondito. Sono stati sequestrati per accertamenti anche tutti gli altri dispositivi elettronici presenti in casa. »
16:30: identificato un uomo di 21 anni
“Un uomo di 21 anni, residente nella Drôme, è stato identificato per aver creato un account Snapchat per Morgane. Sul suo cellulare sono state rinvenute diverse immagini di natura pedopornografica, non riguardanti Morgane. È stato messo in custodia di polizia per questi fatti. È stato identificato anche un uomo di 29 anni, residente a Eure e entrato in contatto con Morgane attraverso i social network. La sua udienza non ha fornito alcuna prova convincente”
16:23: Una storia su Internet per dire che non sarebbe andata al college
“I compagni di classe di Morgane hanno spiegato di aver visto una storia su Morgane sulle reti durante il fine settimana, indicando che lei non sarebbe andata a scuola lunedì. Morgane potrebbe essere stata portata a entrare in contatto con persone più anziane, conosciute sui social network e che non vivono tutte nella regione o nel dipartimento. Queste persone sono state interrogate, le loro case perquisite, ma nessuna prova convincente ha permesso di localizzare la giovane”, spiega il pubblico ministero.
16:20: Dipendenza dal telefono e dai social network
“Morgane ha utilizzato diversi account sui social network. Un allenatore di tennis aveva notato in lei una dipendenza dal telefono e un certo isolamento. Gli ha raccontato di essere stata vittima di molestie l’anno scorso. »
16:18: Una ragazzina riservata e timida, secondo i suoi compagni di classe
“Morgane ha potuto fare commenti preoccupanti e ha potuto provare un vero disagio, con i compagni di classe che parlavano di scarificazioni che lei stessa si sarebbe inflitta”, spiega il pubblico ministero.
16:15: “Papà, mamma, scusate, me ne vado”
Dopo la discussione sull’uso dei social media da parte di Morgane, suo padre ha gettato a terra il suo telefono e ha recuperato la sua carta SIM. “Nel cestino della stanza di Morgane è stata ritrovata una carta accartocciata”, spiega il pubblico ministero, con sopra scritta questa parola: “Papà, mamma, scusate, me ne vado”.
16:12: L’autista dell’autobus ha aspettato Morgane il 25 novembre
“L’autista dell’autobus non ha mai visto Morgane arrivare. È rimasto sorpreso e ha aspettato anche qualche minuto prima di cominciare, come ci ha confermato durante l’udienza», precisa il pubblico ministero.
16:10: inizia la conferenza stampa
“Voglio rispettare la privacy di Morgane e della sua famiglia, quindi questa conferenza stampa non sarà seguita da domande, per questo motivo”, spiega il pubblico ministero, che esordisce ricordando i fatti dall’inizio del caso. “Rendo omaggio al movimento cittadino che si è formato per questa ricerca e alla mobilitazione dei gendarmi”.
Ore 16: moltissimi i media presenti all’attesissimo briefing con la stampa
Numerosi giornalisti dei media locali e nazionali sono presenti al tribunale di Saint-Brieuc per seguire l’attesissima conferenza stampa del procuratore sulla scomparsa di Morgane Rivoal.
Un’indagine importante
Non appena la madre di Morgane ha denunciato la scomparsa, è stata aperta un’indagine su una scomparsa preoccupante. Le indagini hanno mobilitato risorse eccezionali: cani da localizzazione, un elicottero, sommozzatori e perquisizioni pedonali e motorizzate nella regione di Guingamp. Sono state organizzate anche cacce con la partecipazione di cittadini volontari.
Le audizioni di familiari e amici fanno luce su una lite avvenuta il fine settimana precedente la scomparsa, riguardante l’utilizzo dei social network. Morgane non era mai scappata prima ed è descritta da chi le è vicino come un’adolescente tranquilla.
Un convegno per fare il punto
Nel corso di questa conferenza stampa, Nicolas Heitz dovrebbe fare il punto sulle azioni svolte dagli investigatori nell’ultima settimana e fornire le ultime informazioni sullo stato di avanzamento delle indagini.
Le famiglie e i cari di Morgane, ma anche l’opinione pubblica in generale, sperano in risposte o nuove piste in questo caso che mobilita intensamente la gendarmeria locale e regionale.
Una chiamata cruciale per i testimoni
Le autorità ribadiscono l’importanza di qualsiasi informazione che possa aiutare a localizzare Morgane.
Chiunque abbia visto o sentito qualcosa di insolito intorno a lunedì 25 novembre è pregato di contattare la gendarmeria alle ore 17.
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