Quanto vale la Challenge Cup, la Coppa dei Campioni in cui gareggerà l’RC Vannes?

Quanto vale la Challenge Cup, la Coppa dei Campioni in cui gareggerà l’RC Vannes?
Quanto vale la Challenge Cup, la Coppa dei Campioni in cui gareggerà l’RC Vannes?
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Coppa sfida

Creata nel 1996, la Challenge Cup (ex European Conference, poi European Shield e poi European Challenge nel 2002) ha visto la luce una stagione dopo la creazione della grande Coppa dei Campioni (Heineken Cup, diventata Champions Cup). Ha subito molti cambiamenti, in particolare nel formato con le prime 24 squadre divise in quattro gironi da sei poi 28 squadre in sette gironi da quattro e addirittura 31 (stagione 2000-2001) e 32 squadre (2001-2002) poi un sistema a due partite ad eliminazione diretta dal 2002 al 2005 prima del ritorno dei gironi.

Alla competizione sono abituate squadre francesi (sei o sette a seconda degli anni), inglesi, scozzesi, inglesi, gallesi e italiane.

Da tempo aperto alle nazioni emergenti del rugby europeo (con la partecipazione di una squadra russa in alcune stagioni recentemente, di club rumeni, spagnoli e portoghesi e persino delle nazionali di Spagna e Portogallo alla fine degli anni ’90), il livello è in aumento inasprito nelle ultime stagioni con la scomparsa delle squadre iberiche dal 2014 poi delle squadre rumene (dalla stagione 2019-2020) e russe (dalla stagione 2020-2021).

Anche la strutturazione del rugby italiano e la presenza quasi ogni anno delle stesse squadre (Benetton Treviso, semifinalista nel 2023 e Zebre Parma) ha contribuito all’omogeneizzazione del livello ma lo sviluppo principale risale a due stagioni fa con l’arrivo del Franchising sudafricani.

Due squadre sudafricane dal 2022

Le ragioni ? L’allontanamento della federazione sudafricana della SANZAAR (l’organizzazione commerciale che gestisce i diritti del Super Rugby, competizione in franchising dell’emisfero australe esistente dal 1996 e del Rugby Championship, ex Tri Nations, che riunisce le squadre nazionali della Nuova Zelanda, Sud Africa, Australia e Argentina dal 2012) durante la pandemia da covid 19 ma anche il desiderio di avvicinarsi all’Europa e alle sue maggiori entrate. Tre franchigie sudafricane sono così entrate nello United Rugby Championship (ex Celtic League poi Pro 12), campionato delle province irlandese, gallese, scozzese e italiana nel 2021 e dal 2022, due di loro hanno aderito alla Challenge Cup, che poi , per quanto riguarda la prossima stagione, contava 18 squadre.
Se questa scelta di integrare le squadre sudafricane non è delle più scontate in termini di organizzazione (anche se i fusi orari corrispondono a quelli dell’Europa occidentale) o di ecologia, è comunque una scelta vantaggiosa per la qualità delle avversarie.

Nel 2023, entrambe le squadre sudafricane si qualificarono per gli ottavi di finale, e una (i Lions) raggiunse addirittura i quarti di finale dopo un successo per 51-28 contro il Racing 92 di Nolann Le Garrec. E nel 2024, sono stati semplicemente gli Sharks, franchigia del Natal, a vincere la competizione (36-22 contro Gloucester, nel girone dell’RC Vannes in questa stagione). La squadra annovera tra le sue fila Makzolo Mapimpi, una delle stelle del Sud Africa, vincitore della Coppa del Mondo nel 2019 e poi nel 2023. In questa stagione, saranno i Ghepardi e i Leoni a sfidare i club europei per una competizione che sembra aver trovato la sua formula più omogenea con diciotto squadre.

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