È uno dei libri più sorprendenti di questa stagione letteraria, finalista al Premio Goncourt. Madelaine prima dell'albaedito da JC Lattès e scritto da Sandrine Collette, riesce a toccare l'universale e l'intramontabile grazie a una storia segnata da un aspetto sfuggente e quasi astratto.
Seguendo il tragico destino di un piccolo borgo in epoca post-medievale, ma ancora feudale, l'autore mostra con forza l'ingiustizia della vita, la tristezza, la rassegnazione e la solitudine di questo mondo contadino dimenticato in un'epoca in cui esiste solo la servitù. Un testo fiabesco nella tradizione classica del genere: prevale solo la disperazione.
Dal 2013, Sandrine Colette occupa un posto importante nel mondo della letteratura francese. Si distinse innanzitutto per i suoi thriller (Nodi d'acciaio, La polvere resta), tocca anche altri generi e tratta della condizione umana e dei rapporti familiari. Il suo romanzo precedente, Eravamo lupi (JC Lattès), seguiva la vita nelle foreste di un uomo e di suo figlio, unici sopravvissuti all'attacco di un orso.
Prima di scrivere questo romanzo, aveva completato una prima versione di Madelaine prima dell'alba. Un testo che abbandona strada facendo per dedicarsi Eravamo lupi. Prima di tornarci sopra. La bambina vestita di stracci che esce dalla foresta e cambia il destino della frazione di Montées lo ossessiona. Madelaine la affascina. Sebbene la storia subisca notevoli cambiamenti per diventare quella che è oggi, Madelaine rimane l'aspetto più affascinante del romanzo. Rappresentando la forza del destino (o della vendetta?) di fronte all'ingiustizia e alla sottomissione, la giovane ragazza incarna l'imprevedibilità, sia della storia che del testo.
L'ingiustizia dell'uomo, la neutralità della natura
La vita del piccolo borgo, delle sue tre case e del suo pugno di abitanti è, infatti, scandita soprattutto dalla durezza della loro condizione contadina e dal ritmo crudele di una natura implacabile e fatale. La morte si nasconde in ogni pagina. Madelaine prima dell'alba è un libro pessimista. Le stagioni passano, mentre gli uomini e le donne deperiscono. Incidenti, partenze, vecchiaia, leggi severe del signore locale… La speranza non è ammessa e la rivolta non è possibile.
Quando Madelaine arriva, porta dentro di sé queste due idee: la speranza di una famiglia unita innanzitutto, e il desiderio di una rivolta improvvisa, nonostante le conseguenze che ciò potrebbe avere. Questo è probabilmente il tema più forte del libro: la natura è quella che è, né giusta né ingiusta, ma neutrale. L'umanità, invece, è stata costruita secondo un sistema immutato durante secoli di feudalesimo e sottomissione. Se la natura toglie ai contadini la stessa brutalità e violenza dei padroni locali, il rapporto tra i due non è lo stesso. Resilienza da un lato, inevitabilità e ingiustizia dall’altro.
Con uno stile tanto incisivo quanto brusco, Sandrine Collette costruisce il suo testo come un dipinto complesso e preciso, che prende forma man mano che le pagine scorrono. A volte giri di parole più o meno astratti si perdono in un esercizio di stile portato all'estremo. Ma, alla fine, la penna dell'autore permette l'immersione e la forma segue lo sfondo Madelaine prima dell'alba. La storia è poetica, anche se seria, a volte simbolica, e l'atemporalità ricercata dall'autore permette di evocare l'universalità. Un borgo isolato, una foresta e un sistema strutturalmente oppressivo. La storia potrebbe svolgersi secoli prima o secoli dopo.
Questo equilibrio tra concreto e astratto – sono caratterizzati i personaggi che circondano Madeleine, con le loro problematiche, i loro sogni e le loro vite – consente un attaccamento molto particolare agli uomini e alle donne di questo luogo isolato. Al contrario, il pessimismo e la fatalità ambientali non lasciano spazio a dubbi: o per mano dell'uomo o per il passare del tempo, anch'essi svaniranno e saranno dimenticati.
Una donna forte che affronta un mondo patriarcale
Madelaine prima dell'alba è anche un testo magnifico che mette in risalto una donna, scintilla di una rivolta inimmaginabile e impensabile da parte degli oppressi. Da ragazzina portatrice d'amore a giovane donna indignata e determinata, il romanzo può essere apprezzato anche come la storia di una figura femminista alle prese con un mondo patriarcale.
Mentre il figlio violento del signore locale tratta e si sbarazza dei contadini come animali, Madelaine incarna lo spirito libero, la giocosità, la spensieratezza e la vera forza. Il libro conserva la sua parte di oscurità, ma, attraverso Madelaine, la speranza è consentita, almeno per un po'. Il personaggio sembra evolversi senza che la penna abbia alcuna influenza su di lei. Tutti gli altri sono intrappolati nelle pagine, condannati ad accettare il loro destino disastroso, mentre Madelaine entra “nella pagina” all'improvviso e bruscamente, e dà alla storia una seconda ventata.
Una scorta
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Madelaine prima dell'alba è un libro toccante e toccante con temi umani e senza tempo. Più che una storia sull'ingiusta oppressione e sulla durezza della natura, Sandrine Collette riesce a creare l'archetipo di un personaggio sfuggente e libero, che ci si aspetterebbe quasi di vedere apparire altrove, per suscitare un altro fuoco di rivolta e mostrare coloro che sono incatenati nella grotta che esiste un fuori, che un altro mondo è possibile. Profondamente filosofico.
Madelaine prima dell'albadi Sandrine Collette, JC Lattès, 250 pag., 20,90 €, dal 21 agosto 2024 nelle librerie.