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– “Stiamo osservando un notevole rallentamento del mercato immobiliare, nelle periferie esterne e interne, l’esodo rurale è finito” dopo gli anni della crisi sanitaria, analizza Yann Pézeron, notaio a Montfort-L’Amaury.
Inquilini o acquirenti seconda volta Residenti nell’Ile-de-Franceora forse è il momento o mai più di acquistare un appartamento o una casa nella regione della capitale. Il calo dei prezzi osservato da diversi trimestri nel contesto della crisi immobiliare si sta già esaurendo. Nelle periferie interne (Hauts-de-Seine, Val-de-Marne, Seine-Saint-Denis), i prezzi dei vecchi appartamenti sono diminuiti del 5,5% in un anno, in media, nel terzo trimestre del 2024, secondo i dati pubblicati dai notai della Grande Parigi questo giovedì 28 novembre. Si tratta di un rallentamento rispetto al calo del 7,4% registrato nel secondo trimestre.
E si prevede che questo rallentamento continui nei prossimi mesi, con i notai che prevedono un calo solo del 2,1% prezzi dei vecchi appartamenti nelle periferie interne entro il 1° gennaio 2025. Va detto che solo i venditori obbligati a vendere il proprio immobile, per morte o separazione, mollano il prezzo di vendita, di fronte ad acquirenti frenati da tassi ipotecari ancora buoni superiore al 3%. “La voglia di comprare c’è ma i rapporti tra acquirenti e venditori sono tesi, le trattative sono lunghe”constata Elodie Frémont, notaio a Parigi.
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Nelle periferie interne prezzi tre volte inferiori a quelli della capitale
“Le città più chic, come Neuilly-sur-Seine e Vincennes, hanno prezzi addirittura più alti di quelli dei vicini quartieri parigini,” osserva Thibault Gallot-Lavallée, notaio a Neuilly. È vero che con a prezzo medio al mq di 4.940 euro, quasi due volte inferiori ai 9.500 euro della capitale, un ambiente abitativo più verde ed edifici più recenti, con balconi o piccoli giardini, le periferie interne sono ben posizionate per beneficiare del timidissimo miglioramento del mercato immobiliare. Tra luglio e settembre le vendite di vecchi appartamenti sono nuovamente diminuite dell’11%, un calo comunque inferiore a quello dei trimestri precedenti.
Nelle periferie interne le vendite di vecchie case sono diminuite solo del 4%. Ma “questo è un micromercato e questo mostra ancora un crollo del 44% rispetto al livello di due anni fa”prima dell’inizio della crisi, sfumatura Thibault Gallot-Lavallée. Lo avvertono i prezzi, che nel terzo trimestre sono scesi del 5% su base annua. Ma anche qui i notai prevedono un rallentamento, con un calo del 3,4% da qui al 1° gennaio.
Fine dell’esodo rurale
Anche se nelle periferie più interne la caduta dei prezzi si sta già attenuando, è in questi tre dipartimenti che si trovano le migliori occasioni per chi desidera acquistare un appartamento. Nelle grandi periferie (Seine-et-Marne, Yvelines, Essonne, Val-d’Oise), i prezzi degli appartamenti sono diminuiti solo del 4%, in media, nel terzo trimestre. E dovrebbero diminuire solo del… 1,4% entro il 1 gennaio. Senza dubbio perché sono cresciuti molto più in basso durante i prosperi anni post-Covid, quando tutti volevano diventare verdi per paura di nuove reclusioni. Contate su 2.810 euro al metro quadrato per acquistare un appartamento a Essonne, rispetto ai 5.980 euro dell’Hauts-de-Seine.
Le case nelle periferie esterne, invece, hanno mostrato nel terzo trimestre cali di prezzo simili a quelli delle periferie interne, di circa il 5% su un anno. “Stiamo assistendo ad un vero e proprio rallentamento del mercato immobiliare, nelle periferie esterne e interne, l’esodo rurale è finito» anni di crisi sanitaria, analizza Yann Pézeron, notaio a Montfort-L’Amaury (Yvelines).