Ampere, la filiale di tecnologia elettrica del Gruppo Renault, sta lavorando per ridurre in modo aggressivo i costi dei veicoli.
Cedendo alla moda del momento, e un po’ al buon senso, Ampere amplierà la propria offerta di batterie per il Gruppo Renault, integrando la tecnologia LFP (Litio Ferro Fosfato) accanto alla NMC (Nickel Manganese Cobalto) attualmente utilizzata. –> Quali sono le differenze tra le batterie NMC e LFP?
Ampere può contare sul know-how dei suoi partner CATL e LG Energy Solution che forniranno le batterie LFP che equipaggeranno diversi modelli delle gamme Renault e Alpine fino al 2030. Allo stesso tempo, i team Ampere e LG hanno implementato l’acceleratore su lo sviluppo della tecnologia “Cell-to-Pack”. Questa innovazione permette di aumentare l’autonomia dei veicoli integrando più celle. Questi ultimi non sono più disposti in moduli poi assemblati a seconda delle esigenze, ma direttamente integrati all’interno del box principale. Meno elementi quindi riducono in ultima analisi il costo della batteria. Tuttavia, è impossibile utilizzare questa tecnologia nel contesto di una batteria strutturale direttamente integrata nel telaio e non montata su di esso. Peso e rigidità ne soffrono ma questo non è un problema grave nella gamma Renault. Forse qualcosa in più per Alpine e i suoi modelli sportivi.
Le batterie sono assemblate in Hauts-de-France, nell’officina batterie della fabbrica di Douai. Secondo Ampere, l’integrazione delle tecnologie LFP e “Cell-to-Pack” ridurrà il costo delle batterie e quindi dei veicoli di circa il 20% a partire dall’inizio del 2026.
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