Un’opera blu-bianco-rossa, ancorata in un universo tipicamente parigino. Dopo il clamoroso successo di Dieci per centoil team creativo della serie francese ritorna con una nuova ambiziosa fiction. Questo mercoledì, 27 novembre, Questa è Parigi! fa il suo debutto su France 2. Diretta da Marc Fitoussi, questa produzione di sei episodi mescola dramma e umorismo nel cuore di un cabaret leggendario, “Le Tout-Paris”.
Condotto da Alex Lutz nel ruolo principale, al fianco di Charlotte de Turckheim e Nicolas Maury, lo spettacolo si distingue per un cast d’eccezione, arricchito da ospiti rinomati, come Monica Bellucci e Line Renaud.
Un cabaret in pericolo, una rinascita in gioco
La storia inizia con Gaspard Berthille (Alex Lutz), erede di un cabaret parigino in declino. Indebitato e sopraffatto, decide di vendere il locale a una catena di supermercati, con grande sgomento della sua squadra. Tuttavia, di fronte al crollo imminente di questo luogo carico di ricordi, decide di accettare una sfida folle: creare una nuova rivista capace di riportare all’antico splendore tutta Parigi.
Aiutato da uno stravagante direttore artistico (Nicolas Maury) e da una pittoresca troupe, Gaspard dovrà superare rivalità, disillusione e ostacoli finanziari per far rivivere la magia di piume e paillettes.
Cosa dicono i critici
A differenza di Dieci per centoche seppe conquistare critica e pubblico, Questa è Parigi! diviso. Mentre alcuni lodano il suo vibrante omaggio al cabaret e la sua capacità di mescolare nostalgia e modernità, altri sottolineano la mancanza di mordente e scelte narrative disomogenee.
Versare Tele-tempo liberola serie “resuscita l’anima e la magia del cabaret confrontandolo con la società di oggi”et Il puntopiuttosto sedotto, nota: “Ci siamo lasciati trascinare in questa cronaca vorticosa, incarnata da un cast di lusso…” Tuttavia la rivista qualifica il suo entusiasmo, evocando “un primo episodio di esposizione che cerca il/i suo/i percorso/i” e un “trama a volte sovraccarica”.
Una serie tra fascino e imperfezioni
In termini di prestazioni, le opinioni convergono. Telerama saluta la presenza luminosa di Nicolas Maury, la cui interpretazione porta un’energia salvifica, mentre Gli Unrockuptible lodare Alex Lutz, che “si infila idealmente nella pelle di un uomo a cavallo tra due età e due epoche, con una malinconia mai ostentata, al servizio dello spettacolo. È prima di tutto lui che ti fa venire voglia di restare fino alla fine. »
Se i media sembrano generalmente convinti, descrivendo a “miniserie gradevole, le cui scorie un po’ prevedibili (…) non rovinano tutto”, Telerama è meno indulgente. Per quest’ultimo, la serie “tralascia il raffinato lavoro di tessitura che dà origine all’attaccamento e cade a capofitto nella sdolcinatezza che si sforza di circondare di tenerezza”. Una divisione di opinione che illustra chiaramente le ambivalenze di questa produzione, tra ambizioni visive e limiti narrativi.
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