I giornalisti sono stati presi di mira dai soldati israeliani mentre tentavano di avvicinarsi al villaggio ancora occupato di Khiam, nel distretto di Marjeyoun. Il fotografo dell’Associated Press Mohammad Zaatari è stato colpito a una gamba mentre cercava di scattare una foto a un carro armato israeliano Merkava, insieme al suo collega del quotidiano al-Akhbar Ali Hachicho e al corrispondente dell’agenzia russa Sputnik, Abdel Qader al-Bai, anch’egli colpiti da L’incidente è stato segnalato da Ali Hachicho al nostro corrispondente nel Libano meridionale, Mountasser Abdallah.
Il giornalista aggiunge che i soldati israeliani hanno sparato diversi proiettili contro il gruppo e che questi hanno dovuto ritirarsi. Mohammad Zaatari è stato trasportato all’ospedale di Marjeyoun e poi all’ospedale di Nabatiyé.
“L’esercito israeliano ha aperto il fuoco su un gruppo di giornalisti nella città meridionale di Khiam, ferendo due volte a una gamba il fotografo dell’Associated Press Mohammad Zaatari e il giornalista di Sputnik Abdel Qader al- Aveva una scheggia nel piede”, ha riferito la Fondazione Samir Kassir Eyes ( Skeyes) confermato su X.
Da parte sua, il presidente del sindacato degli editori Joseph Kossaifi ha denunciato gli spari israeliani contro i giornalisti, condannando questo incidente, precisando che costituisce “la prima violazione del cessate il fuoco concordato martedì”. Ricorda che più di dodici giornalisti e fotografi sono stati uccisi durante questa guerra dall’8 ottobre 2023. “Facciamo appello alla comunità internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani, alla Corte penale internazionale, alla Federazione internazionale dei giornalisti e alla Federazione generale dei giornalisti Giornalisti arabi, affinché si rendano conto fino a che punto i sionisti persistono nel disprezzare le leggi e le convenzioni internazionali e nel negare le regole più elementari di astensione dall’attaccare professionisti dei media in zone di guerra e di conflitto”, ha aggiunto.
“Quattro sospetti sono stati arrestati e interrogati nel sud del Libano dopo essersi avvicinati alle truppe”, ha detto anche l’esercito israeliano secondo il quotidiano Haaretz.
L’esercito libanese aveva cercato fin dalla mattina di impedire il flusso dei residenti che volevano ritornare a Khiam, chiudendo ogni accesso a questa cittadina del sud del Libano che è stata teatro di violenti scontri tra i combattenti di Hezbollah e l’esercito israeliano, a causa della sua posizione strategica. . Non appena è entrata in vigore la tregua in Libano, alle 4 di questa mattina, centinaia di migliaia di sfollati dal Libano meridionale hanno preso la strada per tornare a casa, nonostante i molteplici avvertimenti riguardanti la presenza israeliana ma anche munizioni e mine non militari. soprattutto nei campi.
I giornalisti sono stati presi di mira dai soldati israeliani mentre tentavano di avvicinarsi al villaggio ancora occupato di Khiam, nel distretto di Marjeyoun. Il fotografo dell’Associated Press Mohammad Zaatari è stato colpito a una gamba mentre cercava di scattare una foto a un carro armato israeliano Merkava, insieme al suo collega del quotidiano al-Akhbar Ali…
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