Arresto di polizia di un uomo sospettato di essere coinvolto in due casi irrisolti nell'Isère

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I gendarmi sospettano che questa sessantenne sia coinvolta nella morte di Leila Afif nel 1988 e di Nathalie Boyer nel 2000.

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Pubblicato il 27/11/2024 15:42

Aggiornato il 27/11/2024 16:00

Tempo di lettura: 1 minuto

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Veicoli della gendarmeria nazionale, 25 settembre 2024. Immagine illustrativa. (LIONEL VADAM/MAXPPP)

Un uomo sulla sessantina è in custodia di polizia, sospettato di essere coinvolto in due casi irrisolti nell'Isère, ha appreso mercoledì 27 novembre franceinfo da una fonte vicina al caso, confermando le informazioni di RTL. Viene ascoltato dagli investigatori della sezione ricerche di Grenoble. Quest'uomo, identificato dal suo DNA, è stato preso in custodia lunedì, dopo il suo arresto all'alba in Borgogna. Questo fermo di polizia può durare fino a 96 ore e quindi termina domani giovedì.

I gendarmi lo sospettano di essere coinvolto nella morte, nel 2000, di Leila Afif, trovata uccisa a colpi di arma da fuoco a La Verpillère (Isère) e di Nathalie Boyer, minorenne di 15 anni, trovata con la gola tagliata a Saint-Quentin-Fallavier (Isère) nell'agosto 1988. Questa fonte indica che si trattava del DNA trovato nei sigilli del dossier sulla morte di Leila Afif finito consentire l'identificazione di questo sospetto.

Questi due casi sono presi in carico dal 2022 dall'unità “cold case” di Nanterre (Hauts-de-Seine), a sostegno della sezione “cold case” della gendarmeria, la Divisione nazionale dei casi irrisolti (Diane).

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