È stato durante la notte, al mattino ora locale, che è entrato in vigore l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Un accordo negoziato su iniziativa di Stati Uniti e Francia.
Dall'alba migliaia di persone hanno cominciato a ritornare nel sud del Libano, provocando enormi ingorghi sulle strade.
L'esercito libanese, tuttavia, ha invitato i residenti ad essere pazienti e ad attendere il ritiro delle forze israeliane.
Perché questo ritiro, proprio come quello dei combattenti Hezbollah dal confine meridionale del Libano, deve essere effettuato nell'arco di 60 giorni.
Questo ritiro dovrà essere accompagnato dal ridistribuzione dell'esercito libanese, che dovrebbe arrivare a 6.000 uomini, nonché di circa 10.000 peacekeeper dell'UNIFIL, la forza delle Nazioni Unite, il cui contingente dovrebbe essere aumentato.
Una lunga transizione
L’accordo si basa quindi su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che ha posto fine al conflitto tra Israele e Hezbollah nel 2006.
Un comitato di monitoraggio guidato dagli Stati Uniti deve supervisionare questa tregua.
Perché questo periodo di transizione di 60 giorni lascia molto spazio a calcoli errati o violazioni del cessate il fuoco.
La preoccupazione da parte israeliana è che Hezbollah approfitti di questi due mesi per riarmarsi e non per ritirarsi. Permangono dubbi sulla capacità del governo libanese di impedire la vendita di armi all'organizzazione terroristica. Secondo un corrispondente della ARD in Israele, “Gli abitanti delle località evacuate (israeliane) non vogliono tornare finché devono temere questa minaccia”.
Nuovi sforzi diplomatici per Gaza
In una dichiarazione dai toni marziali, il primo ministro israeliano ha assicurato che Israele manterrà la posizione “completa libertà di azione militare”. Secondo Benjamin Netanyahu, “Se Hezbollah viola l’accordo e cerca di riarmarsi, attaccheremo”.
Si vedrà anche se questo accordo potrà contribuire a sbloccare i negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza. Secondo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, “Gli Stati Uniti guideranno un rinnovato impegno con Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri paesi per ottenere un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra senza Hamas al potere.