È una libellula molto bella e molto grande! Questo drone (o ottocottero) da 850 kg volerà tra pochi anni nell’atmosfera dell’unica luna del Sistema Solare che ne possiede uno. Titano, che è anche il secondo satellite più grande dopo Ganimede con 5.150 km di diametro, è un mondo così affascinante che questa missione è in discussione da anni.
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Ma Titano è molto, molto lontano, due volte più lontano di Europa, quest’altra luna visitata dalle sonde Europa Clipper e Juice intorno al 2030 e al 2031. Orbita a più di un milione di chilometri da Saturno, il gigante con gli anelli, a sua volta a un miliardo e mezzo chilometro dalla Terra.
La NASA Dragonfly partirà con un Falcon Heavy di SpaceX
La NASA ha quindi appena attribuito il lancio dell'ottocottero allo stesso razzo dell'Europa Clipper, ovvero il Falcon Heavy di SpaceX. Al momento le riprese sono annunciate per il 2028 con arrivo a destinazione previsto per il 2034 – sì, ve lo abbiamo detto, è molto lontana. Dragonfly fa parte del programma New Frontier, istituito nel 2019, che riunisce missioni americane per esplorare il nostro Sistema Solare.
Piena di sensori, strumenti scientifici e fotocamere, questa “libellula” è gigantesca! Guardate invece questo diagramma a scala umana e il confronto con Perseverance, il rover che attualmente esplora il pianeta Marte.
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E in questo video dove scopriamo gli ingegneri al lavoro (tenete presente che è in scala 1/2).
Ma perché diavolo andare sulla luna Titano e non altrove?
Come la Terra, Titano ha un'atmosfera e laghi liquidi
Titano è davvero unico nel Sistema Solare, forse tanto quanto la Terra. La sua atmosfera è ricca di composti organici e più densa dell'atmosfera terrestre con una pressione una volta e mezza maggiore. Quest'atmosfera, infatti, somiglia davvero a quella che possedeva il nostro pianeta prima del periodo primitivo della Grande Ossigenazione.
E per completare le somiglianze con la Terra, Titano è l'unico altro corpo in orbita (certamente indiretta poiché orbita attorno a Saturno) attorno al Sole ad ospitare laghi liquidi direttamente sulla superficie.
Naturalmente questa luna è così fredda (intorno a -190°C) che questi laghi non sono fatti di acqua, ma di metano con un punto di fusione di -182°C. Ancora più sorprendente, Titano ha un ciclo del metano con nuvole, pioggia e laghi, proprio come sulla Terra abbiamo un ciclo dell’acqua.
Per molto tempo gli scienziati si sono chiesti se la vita sarebbe possibile in tali condizioni. Non un'esistenza umana ovviamente, ma una forma diversa da quella che conosciamo sul nostro pianeta. Dragonfly proverà a rispondere a questa domanda analizzando sul posto l'atmosfera di questa strana luna.
Anche l'Europa partecipa alla missione grazie al Cnes, che fornirà in particolare lo spettrometro di massa Dragonfly, incaricato di identificare con precisione le strutture molecolari.
Ricordiamo che la missione Cassini della NASA e dell'ESA è riuscita a inviare il lander Huygens nel 2005 su Titano, rendendolo il mondo più distante su cui gli esseri umani siano riusciti a far atterrare una macchina. Ecco la famosa foto di un mondo “extraterrestre”…
E infine, un video di presentazione della missione Dragonfly:
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