STATI UNITI. La Corte Suprema riconosce l’immunità penale a Donald Trump

STATI UNITI. La Corte Suprema riconosce l’immunità penale a Donald Trump
STATI UNITI. La Corte Suprema riconosce l’immunità penale a Donald Trump
-

“La Corte Suprema ha stabilito questo lunedì 1È luglio che l’ex presidente Donald Trump aveva diritto a un certo grado di immunità […]una decisione che potrebbe avere l’effetto di ritardare il suo processo per cospirazione volta a ribaltare le elezioni del 2020”, riferisce lunedì 1È Luglio Il New York Times.

I sei giudici conservatori (su nove in totale) hanno preso in esame “che Trump aveva diritto all’immunità giudiziaria per le sue azioni ufficiali come presidente, ma che esisteva una distinzione cruciale tra le sue azioni ufficiali e la sua condotta privata”, riassume il giornale. “Il caso tornerà a un tribunale di grado inferiore, che deciderà se gli atti imputati a Trump rientrano nella sfera ufficiale o privata”.

Il presidente degli Stati Uniti “non è al di sopra della legge”, ma lui “non dovrebbe essere perseguito per l’esercizio dei suoi poteri costituzionali essenziali e ha diritto, come minimo, a una presunzione di immunità giudiziaria per tutti i suoi atti ufficiali”, ha scritto il presidente della Corte Suprema, a nome della maggioranza conservatrice.

I giudici si sono presi il loro tempo

“La stessa Corte Suprema ha respinto alcune delle accuse contro Trump, in particolare per quanto riguarda il suo presunto tentativo di utilizzare il Dipartimento di Giustizia” al fine di contestare e invertire il risultato delle elezioni, precisa Il giornale di Wall Street. Ritiene che si tratti di atti ufficiali per i quali l’ex presidente aveva autorità. “immunità assoluta”, rivendicato da Donald Trump. La Corte Suprema non si pronuncia su altre accuse, aggiunge il giornale.

“Non è ancora chiaro quanto questa decisione ritarderà il processo, ma quali sono le possibilità che si svolga prima delle elezioni presidenziali [du 5 novembre] sembrano sempre più ridotti. Se Trump vincesse, potrebbe ordinare al Dipartimento di Giustizia di ritirare le accuse”. spiega il quotidiano di centrosinistra, rilevando che la Corte Suprema ha tardato a pronunciarsi sull’immunità reclamata da Donald Trump, mentre il procuratore speciale Jack Smith, che porta avanti il ​​caso del 6 gennaio, lo aveva richiesto a dicembre.

La più alta corte del Paese, dove tre giudici erano nominati dallo stesso Trump, nel 2024 si era pronunciata più rapidamente su altri due casi legati al 6 gennaio. A marzo, ha respinto i tentativi di diversi stati di dichiararlo non idoneo. Venerdì scorso, 28 giugno, ha ritenuto che alcune delle accuse contro i rivoltosi del Campidoglio e contro lo stesso Trump fossero infondate.

-

PREV la Corte Suprema rinvia ulteriormente il processo federale contro l’ex presidente
NEXT Per abbassare i prezzi dell’elettricità, il prossimo governo dovrà cambiare le regole