Aveva aperto la strada a una severa accusa. Era spietato. Il procuratore generale Anne-Sophie Morel ha chiesto, mercoledì 27 novembre 2024, vent’anni di reclusione penale contro Praisy N., accusata dell’omicidio di Zinedine Guerraoui, la notte di Natale 2021 a La Riche. Una sentenza che vorrebbe vedere accompagnata da un periodo di sicurezza di due terzi.
“Se non aveva intenzione di uccidere, qual era il piano, infliggendo sette coltellate con una lama di ceramica, che esce e affonda, che trafigge tutto, cuore, polmone, fegato, milza? Non volevi uccidere? Mi dispiace, ma sì! »ha tuonato il rappresentante del pubblico ministero.
“E allora? Per niente? »
In modo brillante, Anne-Sophie Morel ha riorientato i dibattiti, ricordando con parole forti la gravità dei fatti. “Si è tolto la vita. Deliberatamente. Questo è tutto. E’ un omicidio. »
Al termine dei tre giorni di udienza, la giuria popolare e i parenti del defunto saranno rimasti sospesi in tribunale. “blocco” dell’imputato, invischiato in una strategia difensiva difficile da mantenere. E ad un motivo rimasto inspiegabile al momento della pubblicazione di queste righe.
“Questa è la tragedia di questo caso, questo è quello che cercavamo, questo è quello che la famiglia aspettava. Ma non saprai mai perché! E allora? Per niente? Non c’era motivo per il loro sole [Zinedine Guerraoui] morì quella notte. »
Al termine della discussione della difesa, il tribunale si ritirerà a deliberare. Nel pomeriggio è attesa la sentenza.
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