Morte di Luc Mazel, figura della scuola umoristica belga di (…)

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È un puro prodotto della Scuola Belga di Comics. Nato il 27 giugno 1931 nelle Fiandre a Herentals nella provincia di Anversa, alias Luc Maezelle Mazel studia architettura al Saint-Luc di Bruxelles prima di dedicarsi ai fumetti nel 1960. A Dupuis si è fatto le ossa nella serie di Zio Paolo.

Il suo classico design rotondo, in linea con quello di Franchino e il suo notevole talento di inchiostratore gli aprì le porte dei due principali settimanali belgi rivolti ai giovani. Gli siamo debitori Tintin alcuni dei primi personaggi pittoreschi come l’uomo delle caverne CavernicoloL’avvocato Perin (1961), il piccolo mujik Yvan (sc. di Yves Duval, 1962), i due vagabondi Bôjolet e Riesling (1963), ma è con Fleurdelyssu uno scenario di Vicq (ottimo sceneggiatore che vedremo più avanti fortunato Luca) che nel 1966 creò la sua prima serie di moschettieri. Vediamo anche i suoi disegni per Pilota Belgio, con l’agente segreto “OK 27.43”, sotto lo pseudonimo Zem (1964). Greg lo recluta nel suo studio per disegnare Assi destinato alla rivista Pifdove ha poi prodotto sotto lo pseudonimo di Mavericq con Alfa alla sceneggiatura della serie Sciacallo Bill (1976).

Calijne e Calabash

Luc Mazel e François Walthéry nel 2008

Foto: Nicolas Anspach.

Con l’arrivo di Thierry Martens alla scrittura del Il diario di Spirou dopo il 1968, vede in Mazel un collaboratore affidabile e regolare e promuoverà la sua collaborazione a lungo termine con lo sceneggiatore protagonista della casa Raoul Cauvin. Questo darà una nuova serie di moschettieri Abbraccio e Calabash (1969), ma anche, sempre in ambito umoristico Boulouloum e Guiliguili (1975). Nel 1981, con il regista dei cartoni animati Gerald Fridmanndisegna sempre per Spirou l’eroina occidentale Jessie Jane. Infine, nel 1993, sempre con Cauvin, conduce I paparazziimbavagliano i fotografi-reporter come Cauvin poteva immaginarli.

André-Paul Duchâteau e Luc Mazel, nel 2010.

I due uomini lavoravano insieme per Pilote. Duchâteau firmò con lo pseudonimo di Michel Vasseur e Mazel con quello di Zem.

Foto: Nicolas Anspach

Dopo un ultimo album con le produzioni P&T nel 1997, Mazel si ritira e si dedica principalmente alla pittura. Nel 2019, il suo gallerista, la galleria Daniel Maghen, ha dedicato una retrospettiva al suo lavoro.

Nel 2019, Mazel con Gos nella Galleria Maghen

Foto: @thierry_sauvage

I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari.

Ciao Mazel…

Estratto dal secondo integrale di Boulouloum e Guiliguili (Dupuis)

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