condannato a 20 anni di carcere per omicidio “casuale”.

condannato a 20 anni di carcere per omicidio “casuale”.
condannato a 20 anni di carcere per omicidio “casuale”.
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La Corte d’assise del Doubs ha ritenuto il giovane colpevole dell’omicidio di Thomas Mercier, respingendo l’abolizione del suo discernimento, ma mantenendone l’alterazione all’epoca dei fatti, secondo le richieste del pubblico ministero Claire Keller.

“Voglio restare in silenzio”: durante tutto il suo interrogatorio l’imputato ha risposto più e più volte a questa frase, a decine di domande poste dalla Corte e dagli avvocati. Rimase impassibile, lo sguardo fisso e vuoto, senza fornire alcuna spiegazione al suo gesto.

Perché hai ucciso Thomas Mercier che non conosceva? Le sue ragioni restano “oscure”, in custodia di polizia, “ha parlato di allucinazioni”, nota il pubblico ministero. D’ora in poi ci impone il suo insopportabile silenzio”.

episodio psicotico

Ma le parti concordano che abbia agito durante uno scoppio delirante e mistico, un episodio psicotico provocato dall’uso combinato di cannabis e cocaina due giorni prima dell’omicidio.

Il 9 novembre 2021 intorno alle 11:30, l’accusato si è recato in un edificio nel centro di Besançon e ha bussato a caso alle porte. Ad aprire la porta è Thomas Mercier, brillante ingegnere orologiaio, recentemente diplomato all’Ecole des Mines di Parigi e residente a Besançon da un mese.

Il giovane di 30 anni è stato poi spruzzato di gas lacrimogeno, spinto all’interno del suo appartamento e messo fuori combattimento con una caffettiera italiana. Crollò a terra prima di essere finito con 22 colpi di forbice, compreso uno mortale che gli trapassò il polmone e il cuore.

L’aggressore torna a farsi la doccia, a cambiarsi d’abito e a tagliarsi i capelli. Al volante della sua macchina, si precipita su un veicolo della polizia per fuggire.

Nel pomeriggio incontrerà diverse persone alle quali dirà che “conosce il Diavolo”, “ha visto Dio” e ha “ucciso un uomo”, ed è pronto a ucciderne altri.

Drogato “in tutta coscienza”

Alla fine è stato arrestato dalla polizia alle 16:50 e ha immediatamente ammesso i fatti.

“C’era davvero della follia in (questo) signore, prima e dopo i fatti, e voglio che venga riconosciuta”, ha supplicato con forza il suo avvocato Me Catherine Bresson, chiedendo invano che i giurati mantenessero l’abolizione del suo discernimento.

“Quest’uomo non è un pazzo irresponsabile, ma piuttosto un uomo che ha assunto stupefacenti con piena consapevolezza degli effetti che hanno avuto sul suo comportamento. Ne è responsabile”, ha sostenuto per la parte civile Me Jérôme Pichoff, criticando il suo “artificio”. e un’amnesia utile”.

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