La NASA svela l’impressionante futura stazione spaziale Gateway attorno alla luna (video)

La NASA svela l’impressionante futura stazione spaziale Gateway attorno alla luna (video)
La NASA svela l’impressionante futura stazione spaziale Gateway attorno alla luna (video)
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Lo scheletro della prima stazione spaziale in orbita attorno alla Luna, il “Gateway”, è stato svelato mercoledì dalla NASA. Nel 2028, vi si stabiliranno i primi astronauti del programma Artemis, il cui obiettivo è portare una squadra sul suolo lunare.

La regione del polo sud della Luna non avrà più alcun segreto per i residenti della stazione spaziale Gateway. Mercoledì 25 giugno, la NASA ha condiviso un’animazione 3D che mostra i moduli e i componenti strutturali dell’avamposto orbitale lunare da diverse angolazioni esterne. Una residenza tanto confortevole quanto utile per l’esplorazione dello spazio.

La più potente navicella spaziale a energia solare mai volata

Nella sua presentazione, la NASA spiega che Gateway utilizzerà l’energia solare per alimentare i suoi sottosistemi. Il gas xeno atmosferico verrà trasformato in elettricità attraverso un processo di ionizzazione, un fenomeno che consentirà di mantenere l’orbita polare unica della stazione spaziale attorno alla Luna.

Dall’HALO (Habitation and Logistics Outpost), il centro di comando e controllo gateway, dove gli astronauti vivranno e avranno l’opportunità di comunicare con la Terra dalla superficie lunare. Gli scambi saranno possibili grazie al sistema “Lunar Link”, la cui costruzione è iniziata in Francia grazie al produttore di satelliti Thales Alenia Space, poi fornita a Gateway dall’Agenzia spaziale europea (ESA).

Questo centro di comando e controllo autonomo, dotato di propri computer, apparecchiature radio e antenne, consentirà la comunicazione tra il Gateway e i rover lunari, i lander e i satelliti situati sulla Luna e nei suoi dintorni.

Una vista mozzafiato della Luna

L’Agenzia spaziale europea è molto coinvolta nella costruzione del Gateway. Grazie ai contributi materiali scambiati con la Japan Aerospace Exploration Agency, JAXA, è stata possibile la realizzazione del modulo Lunar I-Hab. Questo blocco sarà uno di quelli che saranno abitabili dai cosmonauti, ospitando al suo interno sistemi di controllo ambientale e di sopravvivenza, oltre a dormitori e una cucina.

Per quanto riguarda le disposizioni del team di astronauti, il Lunar View, sempre fornito dall’ESA, sarà dotato di capacità di rifornimento per l’elemento di potenza e propulsione.

Gli esploratori spaziali avranno a disposizione anche lo stoccaggio del carico, adeguato per risparmiare spazio e massimizzare l’efficienza della catena di approvvigionamento. All’interno di questo modulo, i cosmonauti avranno il privilegio di godere di grandi oblò, che offrono una vista impareggiabile sulla superficie della Luna.

Si tratta della navicella spaziale Deep Space Logistics che trasporterà gli astronauti dallo spazio di stoccaggio del carico, situato all’interno della Lunar View, al Gateway.

Lo studio della radiazione solare e cosmica

I primi carichi scientifici del Gateway studieranno in particolare la radiazione solare e cosmica. Sebbene il fenomeno sia poco conosciuto, costituisce una delle maggiori preoccupazioni per i professionisti che studiano lo spazio profondo, in particolare Marte.

Nelle immagini sintetiche condivise dalla NASA, i carichi utili visibili sono ERSA (Euroepéean Radiation Sensors Array), fornito dall’ESA e collegato all’elemento di potenza e propulsione, ma anche HERMES (Heliophysics Environmental and Radiation Measurement Experiment Suite), guidato dalla NASA e collegato al centro di comando e controllo HALO. Anche un terzo carico utile, l’IDA (Internal Dosimeter Array), fornito da ESA e JAXA, sarà posizionato all’interno dell’HALO.

Se il programma Artemis registra ritardi, con il rinvio del primo volo con equipaggio, Artemis II, a settembre 2025 e il rinvio del ritorno degli astronauti sulla Luna con Artemis III a settembre 2026, la costruzione del primo avamposto orbitale lunare, Gateway, sta facendo grandi progressi.

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