L’Inghilterra batte la Slovacchia e raggiunge la Svizzera ai quarti

L’Inghilterra batte la Slovacchia e raggiunge la Svizzera ai quarti
L’Inghilterra batte la Slovacchia e raggiunge la Svizzera ai quarti
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Naturalmente l’Italia a volte era desolata. Ma alla fine c’è una constatazione irrevocabile: sabato a Berlino la Svizzera ha offerto una delle performance più riuscite della sua storia.

Dopo aver vinto 2-0 sull’Italia campione in carica negli ottavi di finale degli Europei, la scelta di Murat Yakin ha pienamente giustificato il suo status di favorito “segreto” del torneo. “La storia non è ancora finita”, sottolinea giustamente l’allenatore che vuole credere che il meglio debba ancora venire.

Guidata da due giocatori di livello mondiale, parliamo di Manuel Akanji e Granit Xhaka, la Svizzera ha dimostrato fin dall’inizio del torneo uno spirito di corpo e una solidarietà immancabili. “Tutti hanno accettato il proprio ruolo”, osserva Murat Yakin. Dietro i due capitani ci sono dirigenti come Yann Sommer, Ricardo Rodriguez, Fabian Schär e Remo Freuler, un jolly di lusso come Xherdan Shaqiri e gli altri che possono, come il coniglio uscito dal cappello del mago, far vincere la squadra. Pensiamo a Kwadwo Duah e Michel Aebischer contro l’Ungheria, Fabian Rieder contro la Germania e Ruben Vargas contro l’Italia.

Un gol come simbolo

Autore di sette gol dall’inizio del torneo da parte di sette marcatori diversi, la Svizzera trasuda una notevole forza collettiva. Sabato, il magnifico punteggio d’apertura è arrivato dopo una sequenza di 31 passaggi. Questo obiettivo ha un valore simbolico. Forse la Svizzera non avrà mai un individuo in grado di fare la differenza, un Kylian Mbappé, un Jude Bellingham o un Jamal Musiala, ma può, sotto la guida dello straordinario Granit Xhaka, disegnare azioni da sogno per un calcio raffinato che può anche ripagare .

Dopo un autunno triste come un inverno senza fine, Murat Yakin e Granit Xhaka hanno fatto pace con i coraggiosi per un risultato senza dubbio oltre ogni loro speranza. Ognuno ha fatto un passo verso l’altro. L’allenatore ha capito la necessità di giocare con una difesa a tre, opzione che ha rifiutato con tanta forza nel 2022. Quanto al capitano, ha capito che Murat Yakin poteva essere, nonostante tutti i dissensi, l’uomo della situazione. Sa anche che Murat Yakin, molto più del suo predecessore, potrebbe essere capace di unire nuovamente un intero Paese dietro la sua Nazionale. La comunione che stiamo vivendo in Germania tra l’allenatore, i giocatori e i loro tifosi è unica. Già solo il mezzo giro d’onore pre-partita di Murat Yakin è una delizia di cui non ci stancheremo mai.

Il problema di un uomo ricco

La prossima è in programma sabato alle 17.30 a Düsseldorf per i quarti di finale. Eliminata tre anni fa dalla Spagna a questo punto della competizione in una partita persa ai rigori, giocata senza la squalifica di Granit Xhaka, la Svizzera si trova ora di fronte a un problema di… ricchi. Con Silvan Wdimer al rientro dalla squalifica, Murat Yakin dovrà affrontare una scelta straziante. Se davvero vuole schierare l’argoviese sulla corsia destra, chi dovrebbe uscire dagli undici? Vargas, il migliore in campo contro l’Italia con il suo gol e il suo assist, Rieder, così prezioso nel recupero e così ispirato con il suo sinistro o Dan Ndoye, l’uomo che può giocare ovunque? Oppure un’altra?

Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats

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