Cronaca letteraria di Jean-Rémi Barland. Con “Jour de resac” Maylis de Keranga porta il lettore all’interno di Le Havre in modalità thriller

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Maylis de Kerangal sarà ospite della Biennale di Aix-en-Provence il 29 novembre alle 20:30 nell’ambito di “Promises of Dawn” con il suo romanzo “Jour de resac” nel bagaglio.

Maylis de Kerangal (Photo Francesca Mantovani)

Maylis de Kerangal: “Volevo lavorare a Le Havre”

E se la città di Le Havre, quella che diede alla Francia il presidente della Repubblica René Coty eletto nel 1953 in circostanze incredibili contro Louis Jacquinot, fosse la protagonista del romanzo di Maylis de Kerangal” Giornata di surf » ? Ricordiamo per l’aneddoto che era sotto la Quarta Repubblica e che il voto non avveniva a suffragio universale diretto, ma veniva dagli elettori. Cercavamo un candidato che non turbasse nessuno e soprattutto i gollisti che avevano posto il veto a chiunque si fosse impegnato positivamente a favore del trattato sulla Comunità Europea di Difesa (CED) che prevede la creazione di un esercito europeo. Jacquinot doveva fare il trucco. Ma al momento delle elezioni un autobus di senatori per votare il suo nome si è rotto e non è arrivato in tempo. Poi al 13° turno è stato eletto René Coty, un buon borghese di Le Havre. Inaspettatamente infatti perché non si era certo espresso in precedenza su questo trattato odiato da molti, ma non per seguire una convinzione politica personale ma per il fatto che in quel momento si trovava in ospedale dove veniva sottoposto a un intervento chirurgico. “ Non mi faccio illusioni: se sono presidente della Repubblica è perché mi sono operato alla prostata. Questa operazione mi ha esentato dal schierarmi a favore o contro la CED », dichiarò poi, precisando poi a Jacques Fauvel che lo registrò nelle sue Memorie che senza dubbio si sarebbe impegnato a rispettare il trattato. Chi era responsabile dell’elezione alla Presidenza della Repubblica in quel momento…

Scoperta di Le Havre in modalità thriller

E Maylis di Kerangal per averci accompagnato con ” Giornata di surf » all’interno di Le Havre in modalità thriller. In quella che è una sorta di indagine poliziesca trompe l’oeil, l’autore cede la parola a una doppiatrice cinematografica parigina cinquantenne, madre di Maïa, che un giorno riceve una telefonata da un agente di polizia di Le Havre che le spiega che il Il corpo di un uomo è stato trovato morto sulla diga. Una persona non identificata sulla quale avrebbe dovuto fornire informazioni, cosa che l’ha costretta a venire espressamente per rispondere alle domande delle autorità.

Infatti, accolta dal tenente di polizia Olivier Zambra, ha appreso che la vittima aveva in tasca il numero di cellulare annotato su un biglietto del cinema. Lo conosceva? La sua risposta negativa non soddisfa del tutto il poliziotto, quindi, per aiutarlo concretamente, intraprende un’indagine nei suoi ricordi che potrebbe rivelare la verità. Il narratore una volta viveva qui ed è un viaggio nel presente in un passato a volte doloroso. “ Volevo lavorare a Le Havre “, spiega Maylis de Kerangal “è una città dove ho trascorso molti anni e che ho lasciato all’età di diciotto anni. » Il padre della scrittrice era pilota di navi e suo nonno era capitano di mare, si capisce quindi che il mare e il porto di Le Havre sono punti di ancoraggio per una storia che vuole essere intima, storica, politica.

Autopsia di una città che era a terra

I bombardamenti della città che la rasero al suolo durante la seconda guerra mondiale, Maylis de Kerangal li evoca con una prosa precisa da cui fa emergere immagini commoventi e autentiche. “ Volevo fare l’autopsia di questa città“, ha detto. Da ieri a oggi, dal momento della ricostruzione a quello della presenza dei narcotrafficanti che hanno fatto di Le Havre un hub del narcotraffico, seguiamo il nostro narratore in ogni strada della città, anche con un’evocazione dei profughi, della guerra in Ucraina, e in contrappunto il ricordo di una certa Craven, il primo amore della narratrice quando aveva sedici anni e scomparso senza che si sapesse nulla.

La meravigliosa narratrice Maylis de Kerangal porterà ad Aix nel suo bagaglio questo “ Giornata di surf ” la cui atmosfera ricorda i romanzi di Loti e Simenon, e che evocherà il 29 novembre alle 20,30 a La Manufacture durante i giorni del festival “ Le promesse dell’alba » (evento di cui vi parleremo molto presto) che si svolgerà dal 27 al 30 novembre e che sarà dedicato a diversi ritratti di Beirut, altra città portuale. Circondato da Camille Ammoun, Charif Majdalani e Hyam Yared, tre scrittori libanesi essenziali, Maylis de Kerangal si avvicinerà alla storia di un luogo con le sue ambizioni, i suoi difetti e le sue battute d’arresto come se fossero incisi nel campo visivo. Che è infatti la quintessenza artistica di tutta la sua opera.

Jean-Rémi BARLAND

“Giornata di surf” di Maylis de Kerangal – Éditions Verticales/Gallimard – 242 pagine – €21

Ospite della Biennale di Aix-en-Provence, Maylis de Kerangal sarà, nell’ambito di “Promesses de l’aube”, all’anfiteatro della Manufacture il 29 novembre alle 20:30 in compagnia di Camille Ammoun, Charif Majdalani e Hyam Yared.

Giornata di surf coperta prevista

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