In questa fresca mattina parigina di giugno, sentiamo l’eccitazione in Rue François IÈ di fronte alla boutique Cifonelli in VIIIe circoscrizione. E per una buona ragione. Davanti al grande specialista, un incredibile convoglio di vetture si prepara a partire per la 24 Ore di Le Mans. La casa Cifonelli ha avuto la buona idea di riunire gli amici del marchio per questa giornata di gara. Notiamo un’Aston Martin DB9, due Ferrari, una Porsche 911 2.4T coupé del 1973 in Viper Green e vediamo anche la nuovissima coupé MG Cyberster e le sue impressionanti portiere ad ali di gabbiano. Tra i piloti si chiacchiera e si discute di motori e finiture.
Se tutti questi appassionati di auto si sono riuniti questo sabato mattina, è prima di tutto per celebrare l’elegante collaborazione tra il sarto italiano Cifonelli e la gara di durata più leggendaria del mondo, la 24 Ore di Le Mans. Il sarto italiano è partner dell’evento dal 2022, e propone una capsule collection ispirata alle ore più belle di Le Mans, il tutto abbinato allo chic del brand. La collaborazione offre una ventina di pezzi: alcune giacche di pelle in stile pilota, giacche safari in cotone o lana dal taglio molto accurato, pantaloni a righe a vita alta, ma anche in particolare una giacca scamosciata senza maniche dall’effetto bellissimo. “Da appassionati di automobili, io e mio cugino Lorenzo abbiamo subito aderito a questo progetto di collaborazione”, spiega Massimo Cifonelli, titolare del marchio.
©Enzo Poli
Ma basta eleganza perché i motori si avviino e una vettura in particolare attira tutti gli sguardi. Si tratta di una Jaguar XK120 del 1950 di colore bianco sporco, ancora “nella sua forma originale” come spiega con orgoglio il suo pilota, François Pourcher. “È un’auto leggendaria, Françoise Sagan ne aveva una, anche Marilyn Monroe!”, continua entusiasta.
Dirigetevi all’Hôtel de France, a Chartres-sur-le-Loir, a solo un’ora da Le Mans. Un passo storico per tante squadre partecipanti alla celebre manifestazione. Negli anni ’50, il direttore delle corse dell’Aston Martin scoprì questo hotel-ristorante. Ben presto altre squadre lo seguirono e addirittura prepararono le loro vetture nel cortile dell’hotel prima di dirigersi verso il circuito.
