L'IPTV sta gradualmente erodendo il DTT nell'uso francese. Rimangono invece fedeli ai televisori lineari e alle cabine operatore.
L'Autorità di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom) ha pubblicato i risultati del suo osservatorio sulle apparecchiature audiovisive delle abitazioni della Francia metropolitana per la visione televisiva durante la prima metà del 2024. Traiamo diversi insegnamenti da questo rapporto.
Il primo è la confermata dominanza dell'IPTV per l'accesso ai contenuti televisivi. È diventato “l’unica modalità di accesso per quasi il 50% delle famiglie dotate di televisione”apprendiamo. Un progresso folgorante reso possibile soprattutto dall'impiego della fibra ottica. Conseguenza, La DTT è sempre meno popolarepreferito solo dal 38,5% degli utenti, in calo di 2,8 punti su un anno. Meno della metà (il 16,6% delle famiglie dotate di televisore) utilizza la digitale terrestre come unico mezzo per guardare la televisione. Questa modalità di accesso alla televisione resta tuttavia ben consolidata nell'ovest della Francia.
La televisione lineare e i box ISP resistono
Nonostante l’adozione massiccia delle Smart TV (l’87,2% delle famiglie accede a Internet ed è dotato di televisore), gli utenti continuano a non farlo fidati del loro ISP accedere ai propri contenuti (83,7%), anziché passare attraverso il proprio sistema Smart TV (54%). Potremmo pensare che siano obsoleti, ma i box operator sono ancora apprezzati dai francesi.
La televisione lineare rimane l’uso più praticato dell’IPTV. Ma gli usi variano notevolmente a seconda dell’età. Gli over 50 prediligono i programmi tv in diretta, che non rientrano nemmeno tra i tre usi più diffusi tra gli under 25, che preferiscono video on demand, musica e videogiochi online. Il 50,3% delle persone considera la compatibilità UHD quando acquista una nuova TV. Il 25,9% è interessato anche al supporto del formato HDR.
“Le case hanno in media 5,7 schermi per guardare video”spiega Arcom, figura stabile da diversi anni. Lo smartphone è lo schermo più diffuso (il 92% delle famiglie ne è dotato almeno uno), davanti alla televisione (89,7%), al computer (87%) e al tablet (47,5%). Con l'avvento dei nuovi schermi la televisione non è più così indispensabile come prima, soprattutto tra i giovani, i CSP+ e gli abitanti delle grandi città.