“E se Marine Le Pen venisse condannata?”
Non c’è voluto molto perché Maxime Switek rispondesse a quest’ultima affermazione. “Aspetta, e se Marine Le Pen venisse condannata?“Sul set è calato un silenzio di alcuni secondi. Si ricorda che il 30 settembre è iniziato il processo contro i presunti assistenti fittizi del Fronte Nazionale (ora RN), per il quale sono sotto processo 28 persone, tra cui Marine Le Pen. Il 13 novembre, la pubblica accusa ha chiesto mercoledì cinque anni di carcere, di cui due anni soggetti a modifica, e una condanna a cinque anni di ineleggibilità contro Marine Le Pen.
Marine Le Pen minacciata da una sentenza di ineleggibilità: “Il tempo della giustizia deve essere sottratto ai ritmi politici”
Il giovane presidente del partito risponde al giornalista: “‘Se’, con ‘se’, c’è una chiamata“. Maxime Switek continua la sua domanda: “Ciò significa quindi che se Marine Le Pen viene condannata, anche se non vi è ineleggibilità, se non vi è l’esecuzione provvisoria, non vi è alcuna possibile candidatura per Marine Le Pen?Il presidente della Rn non la pensa così e poi si lancia in una spiegazione che sostiene l’innocenza dell’ex leader del partito: “Se all’inizio dell’anno i giudici decideranno di condannare, indipendentemente dalla condanna, si farà appello. La chiamata ti rende più bianco del bianco. E se il ricorso confermasse la prima sanzione, si chiede il giornalista. “La telefonata non confermerà perché Marine Le Pen è completamente innocente“, continua Giordano Bardella. L’uscita del sostenitore di estrema destra ha suscitato numerosi commenti sulla stampa francese.
Marine Le Pen era al microfono di RTL Francia questo mercoledì 20 novembre e ha ribadito il suo “rapporto di fiducia” con Jordan Bardella dopo questa sequenza. “Stiamo facendo un accordo dal nulla! Non vedo quale sia il problema”, ha commentato in particolare.