l’essenziale
Hervé Salfati è comparso per presunti atti di contatto sessuale e stupro contro sua figlia Dawa, quando era adolescente. Il 66enne non si è presentato il secondo giorno del processo.
Anche se è comparso davanti al tribunale penale del Lot-et-Garonne per il secondo giorno del processo, Hervé Salfati non si è presentato all’udienza questo mercoledì 20 novembre. Ricordiamo che l’uomo di 66 anni è accusato dalla figlia Dawa Salfati di aver toccato e stuprato dall’età di 12-17 anni.
Dopo essersi recata nella sua abitazione a Villeneuve-sur-Lot, la polizia ha trovato il suo telefono. L’accusato, difeso da Jean-François Renaudie, non era tuttavia presente sul posto e non è stato ancora ritrovato. L’udienza è stata pertanto sospesa ed è stato emesso un mandato di cattura nei confronti dell’imputato.
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Il processo rinviato
Intorno alle 11, il tribunale, con l’accordo del procuratore generale e dell’avvocato di entrambe le parti, ha annunciato l’aggiornamento del processo. Una decisione difficile per la vittima, “molto colpita” dalla situazione secondo il suo avvocato Frédérique Pohu-Panier. Da notare che all’udienza era presente un numero significativo di persone, Dawa Salfati che ha beneficiato del sostegno del Centro di informazione sui diritti delle donne e delle famiglie, di tutti noi, amici e parenti. La vittima, che oggi ha 32 anni ed è diventata un’artista multidisciplinare (cantante, autrice e fotografa), è anche presidente e fondatrice dell’associazione “Libérons la parole en Dordogne” dedicata alle vittime di violenza sessuale infantile.
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