La rete sociale
Come altri quotidiani stranieri come il Guardian nel Regno Unito o Vanguardia in Spagna, il quotidiano regionale Ouest France lascia il social network di proprietà di Elon Musk.
Ouest France taglia i legami
In un articolo, la redazione di Ouest France giustifica la propria decisione invocando la recente nomina di Elon Musk a un incarico ministeriale all'interno dell'amministrazione Trump ma anche ricordando l'evoluzione delle regole di funzionamento del social network. “Nello stato attuale delle cose, non sembra né giudizioso né opportuno alimentare questa rete finché non verranno fornite serie garanzie di fronte alla disinformazione, alle molestie e alla violenza” scrive l'editoriale del quotidiano.
Il quotidiano cita anche il sistema del segno di spunta blu, un tempo utilizzato dal social network per certificare l'affidabilità di una fonte, oggi trasformato in un semplice badge per gli utenti che scelgono di pagare.
Il tema è nel mirino anche dei regolatori europei. A luglio, ritenevano che questo sistema fosse contrario agli obblighi europei previsti dal Regolamento europeo sui servizi digitali (DSA).
Non abbastanza attivo sulla disinformazione
Oltre alle testate giornalistiche che cessano la loro attività sulla rete sociale, altri attori del mondo della stampa francese hanno scelto di avviare procedimenti giudiziari contro la rete sociale per “diffusione di notizie false, attacco alla rappresentazione della persona, identità furto e concorso in questi ultimi due reati”.
L'associazione accusa il social network di aver favorito la diffusione di un video falsamente attribuito a RSF sul tema dell'Ucraina. E questo nonostante RSF avesse dimostrato di far parte di un'operazione di disinformazione e avesse segnalato al social network diverse pubblicazioni che trasmettevano il video incriminante.
Un fenomeno che illustra secondo l'associazione “l'assenza di moderazione che dà libero sfogo alla disinformazione divenuta endemica su X”.
storia dei soldi
Infine, il social network è anche nel mirino di diversi organi di stampa francesi per la spinosa questione del pagamento dei diritti connessi. Gli editori si affidano alla direttiva del 2019 sui diritti connessi per richiedere un risarcimento finanziario ai social network e ai principali attori digitali che riutilizzano i contenuti prodotti dai loro giornalisti.
A questo proposito, .
In assenza di collaborazione dal 12 novembre per mancato rispetto della legge sui diritti connessi.
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