Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha denunciato martedì la mancata reazione dei leader del G20 riuniti in Brasile alla revisione della dottrina nucleare russa, che amplia la possibilità dell’uso delle armi atomiche.
“Oggi i paesi del G20 si incontrano in Brasile. Hanno detto qualcosa? Niente”, ha lamentato Zelenskyj in una conferenza stampa a Kiev, rammaricandosi dell’assenza di una “strategia forte” da parte di questi paesi.
La revisione della dottrina russa amplia la portata dei paesi e delle alleanze militari soggette alla deterrenza nucleare, nonché l’elenco delle minacce militari che tale deterrenza dovrebbe contrastare. Inoltre, il documento afferma che la Russia ora considererà qualsiasi attacco contro un paese non nucleare sostenuto da una potenza nucleare come un attacco congiunto.
Mosca si riserva inoltre il diritto di prendere in considerazione una risposta nucleare ad un attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità, ad un lancio massiccio di aerei e missili nemici verso il territorio russo e ad un attacco contro il suo alleato bielorusso.