16 associazioni chiedono la chiusura del famoso zoo della Tête d'Or

16 associazioni chiedono la chiusura del famoso zoo della Tête d'Or
16 associazioni chiedono la chiusura del famoso zoo della Tête d'Or
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I firmatari hanno inviato una lettera al sindaco di Lione, Grégory Doucet, per chiedere la chiusura del parco zoo. La missiva è rimasta lettera morta, poiché la maggioranza ambientalista locale non voleva chiudere il parco faunistico.

Il 31 ottobre 16 associazioni hanno scritto una lettera al sindaco di Lione per chiedere la chiusura del parco zoo della Tête d'Or. Una richiesta avanzata inizialmente dall'associazione PAZ, all'origine della missiva, rinnovata a fine anno. “Ad oggi né il sindaco né il suo vice hanno risposto”deploriamo i firmatari. “Nonostante i discorsi contro la prigionia di Grégory Doucet durante la campagna per le elezioni comunali del 2020, il municipio non sembra ancora voler andare avanti sulla questione dello zoo. Dal marzo 2024, il deputato Gautier Chapuis non risponde più alla PAZ”continuano gli attivisti ambientali.

In questo contesto, i firmatari hanno già annunciato di voler manifestare il 30 novembre davanti al parco della Tête d'Or per chiedere la chiusura dello zoo e la sistemazione degli animali in rifugi. Sulla sua pagina Facebook, PAZ segnala inoltre di aver proposto, nell'ambito del bilancio partecipativo della città di Lione, di collocare le giraffe “imprigionato” dallo zoo a un rifugio e “che il loro recinto si trasformi in un mini-museo della consapevolezza”.

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La maggioranza ambientalista non chiuderà lo zoo

Lo scorso marzo, l'esecutivo ambientale locale ha annunciato che stava lavorando a una serie di 60 azioni relative agli animali domestici in città, agli animali liminali (scoiattoli, ratti, piccioni, zanzare, ecc.), alla biodiversità ma anche agli animali selvatici in cattività il comune possiede quindi alcune specie alla Tête d'Or. Consapevoli dell'importanza dello zoo, il cui ingresso è gratuito, per i lionesi la maggioranza dice di non volere “vicino” il parco degli animali “ma per farlo entrare in una transizione”.

Una transizione incentrata sulla ricerca, sulla tutela della biodiversità e sulla consapevolezza del suo collasso. “L’obiettivo è essere in prima linea in ciò che si può fare meglio per quanto riguarda la condizione degli animali in cattività. La vegetazione, ad esempio, funge da nascondiglio per concedere agli animali momenti di tregua. Ad esempio, installeremo dei pannelli di legno per aiutarli a nascondersi”confidò allora Gautier Chapuis, deputato alla protezione degli animali. Il comune dichiara inoltre di voler verificare, specie per specie, quali animali verranno preservati e quali no.

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