Il primo giudice istruttore dell’Unità giudiziaria economica e finanziaria ha emesso oggi un mandato di rinvio a giudizio contro un avvocato coinvolto nel caso Youssef Mimouni relativo ad atti di corruzione finanziaria, creazione di patrimoni esteri senza autorizzazione della Banca Centrale e tentata esportazione di fondi all’estero.
Così, dopo aver emesso ieri un divieto di viaggio che ha colpito una trentina di persone coinvolte nelle indagini legate all’imprenditore Youssef Mimouni tra dipendenti pubblici, avvocati, giudici ed esperti legali, il gip del sistema giudiziario economico e finanziario del polo ha emesso un nuovo mandato di rinvio a giudizio.
Aveva già emesso mandati di arresto contro Youssef Mimouni, un suo parente, nonché contro dirigenti di una banca pubblica, tra cui un ex direttore generale della banca e il proprietario di una società di consulenza.
Inoltre, ha ordinato il congelamento dei beni, dei conti bancari, nonché il trasferimento della proprietà dei beni immobili appartenenti ad alcune delle persone interessate, nell’ambito delle misure cautelari, in attesa della conclusione delle indagini relative al caso.
Questo caso sarebbe collegato a quello della BH Bank, dove il 23 ottobre sono stati emessi mandati di arresto contro Mimouni, suo figlio e l’ex direttore generale della banca, nell’ambito di un’indagine per riciclaggio di denaro che coinvolgeva una rete di 55 persone , compresi i dipendenti delle banche.
Dall’indagine è emerso un complesso sistema di appropriazione indebita di fondi pubblici e collegamenti con diversi attori giudiziari e amministrativi. Le accuse comprendono riciclaggio di denaro, abuso d’ufficio, corruzione e falsificazione di documenti.