Unico marocchino in corsa, Achraf Hakimi è uno dei cinque finalisti dell'ambito Pallone d'Oro africano che verrà assegnato durante la cerimonia dei CAF Awards, in programma il 16 dicembre a Marrakech, in Marocco.
Vero leader sia nel suo club, il Paris Saint-Germain, sia nella selezione marocchina, dove ha ereditato la fascia di capitano, Achraf Hakimi ha brillato in questa stagione.
Con i titoli di campione francese, Coupe de France, Champions Trophy, una semifinale di Champions League e una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi con il Marocco, il terzino del PSG è l'ideale per vincere il prestigioso premio.
A livello di club, il nazionale marocchino sta vivendo una grande stagione. È uno, se non il migliore nel suo ruolo, e Luis Enrique è riuscito a dargli un ruolo ibrido nel quale sembra perfettamente a suo agio. Ancor di più, è considerato un giocatore che fa la differenza dentro e fuori dal campo. Divenuto vice-capitano, alle spalle di Marquinhos, il 26enne terzino ha guadagnato peso e responsabilità negli ultimi mesi.
In 58 partite, di cui 53 da titolare con il PSG, ha segnato 8 gol più 10 assist, posizionandosi così come un serio contendente anche se la competizione sarà agguerrita.
Il Leone dell'Atlas affronta infatti Ademola Lookman, ala nigeriana dell'Atalanta (Italia), Simon Adingra, ala ivoriana del Brighton (Inghilterra), Serhou Guirassy, attaccante guineano del Borussia Dortmund (Germania) e Ronwen Williams, portiere sudafricano del Mamelodi. Tramonti (Sudafrica).
Se Hakimi vincesse il titolo, diventerebbe il primo giocatore arabo a vincere il premio dopo Mohamed Salah nel 2018. Si unirebbe anche a Salah e all'algerino Riyad Mahrez come terzo arabo ad essere incoronato negli ultimi dieci anni.
Achraf Hakimi potrebbe anche diventare il primo marocchino a ricevere questo riconoscimento dai tempi di Mustapha Hadji nel 1998, quando giocava al Deportivo La Corogne (Spagna). Si unirebbe a una prestigiosa lista di giocatori marocchini che sono stati incoronati migliori giocatori africani, tra cui Mohamed Timoumi, Badou Zaki, Mustapha Hadji e Ahmed Faras.