Questo martedì 19 novembre 2024 segna il millesimo giorno della guerra tra Russia e Ucraina. In questa occasione, il presidente russo Vladimir Putin ha appena firmato un decreto che amplia le possibilità di utilizzo di armi nucleari in caso di “lancio massiccio” di attacchi aerei contro la Russia. Anche l’elezione di Donald Trump, che ha promesso di “risolvere la guerra in 24 ore”, rischia di indebolire l’Ucraina. Kiev dovrà senza dubbio imparare a far fronte alla situazione senza l’aiuto del suo maggiore sostegno finanziario e militare.
Giappone e Canada più generosi della Francia
Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 31 agosto, il STATI UNITI hanno concesso aiuti per 84,7 miliardi di euro, principalmente militari secondo i calcoli del Kiel Institute, riferisce Statista. Una somma colossale ben superiore agli aiuti stanziati dalle istituzioni l'Unione Europea al quale la Francia contribuisce grazie alla sua partecipazione al bilancio dell’UE. Il sostegno militare, finanziario e umanitario ha raggiunto i 43,8 milioni di euro. Germania è uno dei paesi che ha aiutato maggiormente l’Ucraina negli ultimi due anni e mezzo. Berlino, terzo donatore dopo Stati Uniti e UE, ha versato 15,1 miliardi al Paese guidato da Volodymyr Zelenskyj. IL Regno Unito non è da meno con 13,7 miliardi concessi all’Ucraina.
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Ancora più sorprendentemente, il Giapponeche dopo la seconda guerra mondiale si è vietato di fornire armi letali all'estero e ancor più ai paesi in guerra, ha fatto eccezione al suo pacifismo e si è classificato al quinto posto. Tokyo ha sostenuto l'Ucraina con 9 miliardi di euro. Per la sua sostanziale assistenza finanziaria e umanitaria, compreso un nuovo programma di aiuti per il nostro settore energetico.”
La Francia è solo decima
Quindi seguire il Canada (7,8 miliardi di euro), il Danimarca (6,9 miliardi), I Paesi Bassi (6,4 miliardi), il Pelle scamosciata (4,9 miliardi). Là Francia chiude questa top 10 con 4,6 miliardi stanziati tra il 24 febbraio 2022 e il 31 agosto 2024. Da notare però che gli importi indicati per i Paesi dell'Unione Europea sono sottostimati poiché è necessario sommare anche il contributo dell'UE istituzioni alle quali contribuiscono i 27 Stati membri.
Tutti questi importi devono anche essere messi in prospettiva rispetto al prodotto interno lordo (PIL) di ciascuna nazione. E in questo giochetto la Danimarca è la più generosa con un contributo pari all’1,8% del suo Pil. Di fronte alla minaccia russa, sul podio salgono Estonia e Lituania, che destinano rispettivamente l’1,7% e l’1,4% del loro Pil agli aiuti all’Ucraina.