La festa è finita: l’Ungheria elimina la Scozia in una partita noiosa segnata da immagini terrificanti

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Scozia e Ungheria hanno combattuto un duello francamente insipido e povero di calcio questa domenica dell’ultima giornata del Gruppo A. Ma alla fine è stata l’Ungheria a sferrare il colpo fatale, in contropiede negli ultimi secondi della partita.

Abbiamo già vissuto delle belle atmosfere in questo Euro 2024, e anche Belgio-Romania è stata tra le più impressionanti. Ma Scozia-Ungheria resterà probabilmente nella top 5 della competizione, grazie ad un pubblico scozzese ancora presente in massa che ha offerto un magico “Fiore di Scozia”, ​​e ai tifosi ungheresi in modalità “ultras” per 90 minuti.

Sfortunatamente, sul campo, era meno così. Scozia e Ungheria sono tra le squadre più deboli in questo torneo, e si è visto. Il primo tiro in porta è ungherese, e Gunn non trasuda sicurezza ma lo coglie (7°).



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IL Magiari lasciano la palla agli scozzesi che sembrano non sapere cosa farsene, e John McGinn, l’idolo del pubblico (“è più bravo di De Bruyne”, cantano addirittura), ha sempre tre avversari in difesa. Alcuni contrasti rasentano addirittura il limite della correttezza, in particolare quello di Callum Styles (21esimo e sì, è ungherese). L’unica vera allerta è quella del fuorigioco, quando Willi Orban trova la stecca (44esimo).

Preoccupazione per Barnabas Varga

Il secondo tempo prende un po’ forma e l’Ungheria prende un vantaggio tecnico molto logico. Ma al 68′, scena terribile: Gunn lancia un’uscita kamikaze che falcia Barnabas Varga. Il giocatore del Ferencvaros resta a terra, inanimato, e la barella impiega un tempo criminale per venire a prelevarlo, privo di sensi (68°) (vedi qui).


Varga


Varga

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La partita si fa vivace e tesa, con solo una vittoria che dà ad entrambe le squadre la possibilità di qualificarsi. Stuart Armstrong spera di ottenere un rigore, invano. L’ondata scozzese è irrisolta, l’Ungheria si riprende e Gunn deve ancora sferrare un tiro (89esimo), per poi intervenire davanti a Szobozslai nel primo dei dieci minuti di recupero.

Kevin Csoboth, lanciato contro, crede finalmente di offrire la salvezza (anche se forse non la qualificazione) alla sua squadra, ma il suo tiro si infrange sul palo (90°+3) in un’atmosfera assordante. E negli istanti finali, dopo un assedio scozzese ai gol di Gulacsi, la follia: un contropiede strepitoso, tanto ben gestito dagli ungheresi quanto mal difeso dagli scozzesi, regala lo 0-1 agli Kevin Csoentrambi. Follia allo stadio e fine della festa scozzese. Da parte ungherese dovrai tirare fuori la calcolatrice e incrociare le dita, ma il lavoro è fatto.

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